Così Virginia Raggi (con consenso dei big del suo partito) ha giocato di anticipo e si è ricandidata. Pensate sia matta? No. Non avete capito? Semplice così facendo ha messo il Pd all'angolo. E che succede ora? Ora non è da escludersi che si cerchi di offrire un buon incarico alla Raggi (non rifiutabile, glielo chiede il Governo per il bene del Paese). Lei accetterà e così facendo risolverà il suo prossimo futuro con un nuovo incarico (e nuovo valido stipendio) che la facciano uscire dalla "fogna" di Roma a testa alta. A questo punto Pd e M5s possono individuare e presentare un candidato unico per il sindaco di Roma che possa essere digerito dalle rispettive basi. E giocarsi la vittoria nella Capitale.
Sicuramente sbaglio.
Ma guarda caso oggi, il bravissimo Mario Ajello, sulle pagine del Messaggero annuncia che il governo Conte sta pensando ad un sottosegretario ad hoc con poteri a Roma. Sicuramente sbaglio? Lo scopriremo solo vivendo. Una cosa però è certa: Virginia Raggi è molto meno sprovveduta e improvvisata di quanto in tanti possano pensare.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Agosto 2020, 09:03
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