Viola Graziosi: «In tempi di Covid io debutto in streaming»

Viola Graziosi: «In tempi di Covid io debutto in streaming»

di Simona Santanocita
Il teatro ha in sé il germoglio della creatività e così il sipario continua a schiudersi, sia pure virtualmente. Sarà così per lo spettacolo The Handmaid’s Tale – Il Racconto dell’Ancella, tratto dal romanzo di Margaret Atwood, protagonista Viola Graziosi, che avrebbe dovuto debuttare il 15 marzo al teatro Basilica, e lo farà, ma in streaming: «Siamo lavorando affinché lo spettacolo vada comunque in scena; non mettendo semplicemente un video su Facebook; ma realizzando una diretta che mantenga alti i livelli di qualità».

Cosa si aspetta da questa esperienza? 
«Poter raggiungere un pubblico diverso, magari fra i più giovani con l’auspicio che successivamente torneranno in teatro. Possiamo comunque condividere uno spazio virtuale e un tempo reale e questo è sempre positivo».

Attualità di questa lettura? 
«Straordinaria, perché pone delle domande sulla libertà, e soprattutto su quella femminile. Un romanzo tornato alle cronache per il grande successo della serie televisiva The Handmaid’s Tale».

Cosa significa vivere artisticamente l’emergenza da corona virus?
«Vuol dire seguire le direttive che ci sono state date; ma al contempo ricercare altre strade per continuare a far vivere la nostra creatività».

In che modo sta impegnando questo tempo di stop? 
«Nutrendomi di cose utili. Informandomi; ma senza essere dominata dalle news social e facendo cose che mi danno gioia».

Quali per esempio? 
«Con iniziative di natura pratica, come l’avvio di un progetto sempre rimandato ma anche creative come leggere, disegnare, cucinare, passeggiare, e soffermarsi anche ad osservare in uno scatto ciò che ci circonda per poi avere il tempo di contemplarlo e scoprire quante cose belle sfuggono ogni giorno al nostro sguardo distratto».

I suoi progetti? 
«Sto lavorando per le dirette streaming su Radio Rai3 con il seguito de Il racconto dell’ancella, e a breve la messa in onda dell’audiolibro Così sostiene Pereira sulla medesima frequenza radio. Prossimamente lo spettacolo Ofelia e L’Aiace di Ritsos; al femminile».

Il cinema le piace? 
«Molto sia come interprete che come spettatrice. Mi appassiona ogni sfaccettatura del mio mestiere».

Lei è figlia d’arte, suo padre è Paolo Graziosi
«Sì il mio amore per il teatro è nato con me. Una volta, avevo 4 o 5 anni entrai nel suo camerino e lui mi chiese di fare silenzio perché doveva concentrarsi. Io uscii sul palcoscenico dicendo a mia volta al pubblico di fare silenzio perché papa doveva concentrarsi».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Marzo 2020, 07:58
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