Ville di Tivoli, il direttore Bruciati: «Porte aperte ai cinesi, lo metto per iscritto»

Cartelli di benvenuto ai cinesi nelle Ville di Tivoli: «Contro ogni discriminazione»

di Stefania Cigarini
"Crediamo che la cultura non debba creare barriere ma nuove occasioni di senso e di bellezza: la comunità cinese sarà sempre nostra ospite".
Questo è il nuovo cartello (in italiano e cinese) che - in piena emergenza Coronavirus - accoglie i visitatori di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli. L’idea è del direttore, Andrea Bruciati



 
 

Perché questo cartello?
«Perché si stanno manifestando forme irrazionali di razzismo e sentivo la necessità di ribadire il nostro ruolo. Villa Adriana e Villa d’Este sono siti Unesco, qui siamo portatori e rappresentanti dei valori dell’Umanità, di apertura e di accoglienza, nel nostro dna c’è il rifiuto di ogni discriminazione. Per noi le persone sono sempre degli ospiti. E, personalmente, posso garantire che non vi sarà mai alcuna forma di intolleranza nei luoghi che dirigo e che dirigerò».



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C’è però una reale situazione di allerta
«Allora dovrebbero bloccare il Carnevale di Viareggio e altre manifestazioni di pubblico che invece si stanno svolgendo in tutta Italia. Il rischio c’è, ma occorre rispettare le regole e usare il buonsenso. Le Villae, poi, sono luoghi all’aperto, gli interni non sono certo claustrofobici, il nostro personale non entra a stretto contatto con i visitatori». 

Perché ribadire il concetto allora?
«Ho letto notizie allarmistiche, anche di associazioni di categoria, su una auspicabile sospensione delle domeniche gratuite (ogni prima domenica del mese nei musei civici, ndr). Ecco, penso che il problema sia proprio l’apertura di domenica, non il virus. In ogni caso le Ville sono e restano aperte a tutti»
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Febbraio 2020, 20:52
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