Villa Adriana e Villa d’Este in finale per il Contest virtuale "Lazio delle meraviglie a casa vostra"

Villa Adriana e Villa d’Este in finale per il Contest virtuale "Lazio delle meraviglie a casa vostra"
Un grande risultato per Villae di Tivoli, istituto autonomo del MiBACT, che ha raggiunto, assieme all’amministrazione comunale, l’associazionismo locale e la comunità cittadina, la finale con i siti di Villa Adriana e Villa d’Este nell’ambito del contest virtuale sulla valorizzazione del patrimonio culturale regionale “Il Lazio delle meraviglie a casa vostra”

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Il sondaggio è stato creato da Visit Lazio, pagina ufficiale del Turismo della Regione Lazio per far conoscere le peculiarità del territorio e ha avuto un grande riscontro di pubblico.
I due siti di Tivoli, patrimonio Unesco, erano in gara con località di grande pregio, sia naturalistico che culturale, e notevole visibilità, anche internazionale.
Villa Adriana rappresenta un frammento di campagna romana intatta con i resti della villa costruita dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 138 d.C., in un luogo verde e ricco di acque prossimo a Roma, ma lontano dalla sua confusione.  La Villa comprende edifici residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini che si alternano secondo una distribuzione del tutto inusuale; straordinaria era anche la ricchezza della decorazione architettonica e scultorea.
Villa d’Este, residenza tiburtina del cardinale Ippolito II (1509-1572), costituisce il massimo esempio di giardino manierista, che, attraverso l'articolazione unica del suo impianto ingegneristico, precorre la sensibilità barocca: “Villa Adriana e Villa d’Este – ha fatto sapere il direttore delle Villae, Andrea Bruciati - sono siti unici, pieni di bellezza, luoghi di perfezione, frutto di una profonda armonia tra uomo e natura. Riconosciamo nel verde, negli spazi aperti e nel giardino storico un bene necessario e imprescindibile, volto anche al benessere psicofisico: in questi anni l’Istituto ha messo in atto un processo culturale di recupero e di reinterpretazione del paesaggio, che assume oggi, che siamo chiamati a riscoprire i valori del tempo e della prossimità, una notevole connotazione simbolica. Abbiamo vissuto questo contest con emozione e partecipazione, consci del ruolo simbolico che rivestiamo rispetto al territorio e dell’impegno che ci attende quali attrattori culturali e promotori di bellezza alla ripresa delle attività del paese”.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Maggio 2020, 18:22
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