Vasco Rossi: «Il mio rock ora è metal, ma sempre spericolato». Il doppio live all'Olimpico di Roma

Vasco Rossi: «Il mio rock ora è metal, ma sempre spericolato». Il doppio live all'Olimpico di Roma

di Rita Vecchio
Vasco è Vasco. Prima, dopo e durante. Il suo rock non è un’opinione. Anche dopo il mega raduno del Modena Park. Anche quando si sposta in spazi “più piccoli”, gli stadi. Dopo la data 0 a Lignano, dopo le due di Torino e Padova, il nuovo “Vasco non stop live” arriva stasera e domani allo Stadio Olimpico di Roma.



Concerto che parte con “Cosa succede in città”, canzone che sa di super rock, e ancor più di metal industrial, rivisitazione esplosiva del brano scritto nell’85, ma che veste bene i panni dell’attualità. Metal industrial e ripescati dalla cantina anni ottanta, anche “Fegato spappolato”, con una citazione ai Metallica (“Enter sandman”) e “Domenica lunatica”. Un concerto che «rotola giù perfettamente» per due ore e mezzo di puro godimento e «gioia», quella che Vasco si augura di portare tra musica, laser, fiamme e led. Momenti hard rock e ballate, “Adesso che tocca a me” e “Stupido hotel”.

Tre medley, Rock (con il mashup di “Delusa”) con effetti fuoco, Elettro-Dance (Brava/L’uomo più semplice/Ti Prendo e Ti Porto Via/Dimentichiamoci questa città) e Acustico (Dillo alla luna, L’una per te, E..). E il finale con le immancabili quattro, ”Siamo solo noi”, “Vita spericolata”, “Canzone” e “Albachiara”.
Con lui, la «band più bella del mondo». La potenza protagonista di Stef Burns - in Fegato fegato spappolato e Domenica Lunatica suona la chitarra a 7 corde -, Matt Laug, Vince Pàstano, Alberto Rocchetti, Frank Nemola, e una new entry: la polistrumentista Beatrice Antolini. È lei in “Ciao”, strumentale alla prima esecuzione da “Ma cosa vuoi che sia una canzone”, album che compie oggi 40 anni e l’Interludio con parti musicali ispirate a Morricone e Kubrick. Assente anche a Roma, “il Gallo” Claudio Golinelli (portato in ospedale durante le prove di Lignano) e sostituito da Andrea Torresani. 

Dopo l’Olimpico, due date a Bari e chiusura a Messina il 21 giugno. Tour sold out dall’inizio alla fine, con più di 450mila biglietti venduti e precauzioni prese per il secondary ticketing: botteghini aperti “a lotti e distanziati nel tempo per combattere il mercato parallelo di vendita online a prezzo maggiorato di “biglietti miraggio”, come si legge sulla sua pagina ufficiale. Vasco è Vasco, si sa. E non c’è storia che tenga. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Giugno 2018, 08:23
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