I contagi stanno aumentando di nuovo, per gli esperti è inevitabile. L'obiettivo, allora, è farsi trovare preparati. Al momento, nonostante la variante Delta sia ormai ampiamente diffusa, soprattutto a Roma, la rete ospedaliera regge. Il motivo? Probabilmente l'effetto dei vaccini sta funzionando. E allora partono gli appelli per far aderire più persone possibili alla campagna vaccinale. Ieri l'assessore alla sanità regionale, Alessio D'Amato, ha assicurato che nella regione si sta procedendo sequenziando tutti i tamponi positivi: il 90,4% dei casi con variante Delta, dati alla mano, non aveva effettuato neanche una dose di vaccino o aveva il ciclo vaccinale non completo. Ad oggi la fascia d'età con minore copertura è quella dai 12 ai 19 anni, che arriva al 25%, dai 20 ai 29 anni la copertura arriva al 48% fino a salire all'84% tra i 60 e i 69 anni. Dai 70 anni su si supera il 90% di copertura. L'intenzione della Regione, per incentivare la vaccinazione e tutelare chi si è messo in sicurezza, è puntare sull'utilizzo del green pass per tenere aperte le attività. Sulle quali eventuali nuove chiusure potrebbero rappresentare il colpo di grazia. «Risulta evidente ha dichiarato D'Amato - come questa pandemia, nelle prossime settimane, porterà a colpire soprattutto coloro che non si saranno vaccinati.
Nel Lazio la variante Delta è già prevalente in tutte le Asl: due casi su tre sono nell'area metropolitana di Roma. E si abbassa l'età dei pazienti: il 66% dei casi con variante Delta ha meno di 30 anni, l'età media dei contagiati è di 29 anni. Il 76,5% dei casi con variante Delta risulta non vaccinato e, considerando anche chi ha effettuato una sola dose, la percentuale supera addirittura il 90%.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Luglio 2021, 09:05
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