È finita nel peggiore dei modi. Valerio Duro, il 17enne romano, di Cinecittà, scomparso la mattina di domenica, è stato trovato senza vita sotto al ponte di Ariccia, tristemente noto alle cronache come il ponte dei suicidi, in un'area impervia coperta da una fitta vegetazione boschiva. A rinvenire il corpo lunedì notte, sono state le forze dell'ordine insieme alla protezione civile. Le ricerche del ragazzo, studente della quinta C del Liceo scientifico Isacco Newton al quartiere Esquilino, sono durate oltre 36 ore.
A dare l'allarme erano stati i genitori, denunciando a scomparsa ai carabinieri della stazione del Quadraro. Poi il tam tam incessante degli amici sui social. E la geolocalizzazione del suo smartphone, rimasto sempre acceso, nella zona di Ariccia. Lo stesso luogo dove, ore più tardi, si è scoperto essersi consumata la terribile tragedia sulla quale sono in corso le indagini per cercare di fare chiarezza.
La dirigente scolastica dell'istituto che frequentava Valerio, Cristina Costarelli, aveva evidenziato a Leggo la normale personalità dell'allievo. «Un ragazzo che non ha mai mostrato segni di particolari disagi», aveva detto la preside.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Ottobre 2021, 08:26
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