Nancy Brilli: «Porto in scena la femminilità adulta con Manola». Da stasera al Teatro Parioli

Sul palco con Chiara Noschesse in uno spettacolo scritto da Margaret Mazzantini

Nancy Brilli: «Porto in scena la femminilità adulta con Manola». Da stasera al Teatro Parioli

di Valeria Arnaldi

Ortensia, figura introversa, dall'anima più cupa, interpretata da Chiara Noschese. E Anemone, ossia Nancy Brilli, che invece ha una personalità solare, gioiosa. Nel mezzo, un interlocutore invisibile - da cui prende il titolo l'opera - che si fa coscienza, spunto per confessioni e sfogo. Sono due sorelle gemelle, in contrasto tra loro, distanti anche nei ricordi, le protagoniste di Manola di Margaret Mazzantini, per la regia di Leo Muscato, in scena da stasera a domenica al Teatro Parioli.


Nancy Brilli, come è nato lo spettacolo?
«È nato 25 anni fa, con me e Margaret Mazzantini, che lo ha scritto e all'epoca era anche attrice. È stata la prima regia di Sergio Castellitto. Un grandissimo successo per anni».


Come mai ha deciso di riportarlo in scena?
«Dopo la pandemia, volevo fare un vero spettacolo di prosa. A Manola avevo pensato più volte. È uno spettacolo che fa ridere, molto, ma anche riflettere e commuove. Ho chiesto a Margaret Mazzantini di farne un adattamento contemporaneo».


Anemone allora com'è?
«Più grande, ha la mia età.

E infatti mi interessava raccontare una donna di quel tipo: solare, superficiale, ridanciana, dissacrante ma più adulta».


Divide la scena con Chiara Noschese...
«È bravissima. Il suo personaggio è quello di una donna rancorosa, sofferente. Manola offre alle attrici la possibilità di usare tanti registri diversi ed è raro che accada».


Perché è una commedia scritta da una donna?
«Anche per questo, ma si parla di temi universali: cattolicesimo, comunismo, sesso e altro».


C'è qualcosa di lei nel personaggio?
«Nulla, è totalmente costruito, ed è proprio quello che piace a me: recitare».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Maggio 2022, 13:14
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