Gabriel soffocato dalla mamma, Cialdella: «Molte analogie con il delitto di Cogne»

Gabriel soffocato dalla mamma, Cialdella: «Molte analogie con il delitto di Cogne»

di Valeria Arnaldi
Maddalena Cialdella, psicologa e psicoterapeuta familiare: cosa può essere accaduto?
«La madre del piccolo Gabriel ha avuto quello che si definisce come acting out: l'infanticidio, cioè, diventa l'acme di una situazione pregressa innestata sull'incapacità di affrontare problemi frustranti. C'è stata una dissociazione. In tal senso ci sono analogie con Cogne».

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La storia inventata sulle cause della morte del bimbo è simbolo di questa dissociazione?
«Sì, come le poche lacrime e il cinismo con cui parla del carcere. C'è un'incongruenza nelle emozioni, ma è soltanto un tentativo di difesa».

I servizi sociali sono stati carenti?
«Non è che i servizi sociali non si siano accorti di nulla, perché il problema sta nella mancanza di servizi offerti alle persone. Chi si trova in situazioni disagevoli, non ha più una rete sociale cui fare riferimento. E chi non ha risorse per pagarsi una psicoterapia individuale, deve fare liste di attesa lunghissime per accedere al Servizio sanitario nazionale».

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«La richiesta di aiuto, esplicita o implicita, è diventata oramai imponente ma non c'è alcuna risposta socialmente adeguata. Nei servizi pubblici, insomma, mancano sia le risorse finanziarie che il supporto degli psicologi».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2019, 10:51
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