Artista gay ucciso a Roma, c'è l'identikit dell'uomo dell'Est che ha sferrato il pugno mortale

Artista gay ucciso a Roma, c'è l'identikit dell'uomo dell'Est che ha sferrato il pugno mortale

di Emilio Orlando
Sulla trentina, carnagione chiara, alto un metro e settanta, corporatura normale. Probabilmente dell'est Europa. È l'identikit dell'uomo che, domenica sera a Largo Preneste, ha provocato la morte di Umberto Ranieri. Determinante il terribile pugno in faccia sferrato all'improvviso nei confronti della vittima, un professore omosessuale che si dilettava anche come artista: Ranieri ha perso l'equilibrio ed è caduto indietro, sbattendo la nuca sui sampietrini e spirando in ospedale dopo una breve agonia.

I testimoni oculari dell'aggressione hanno aiutato i carabinieri a ricostruire quanto accaduto, fino a giungere all'arresto del responsabile. Sembra però che la pista omofoba non c'entri, e che il movente risieda in qualche dissidio esploso tra i disperati che bivaccano nei giardinetti. Quella sera erano presenti quattro o cinque persone tra cui due donne. Proprio in questa comitiva c'era anche l'aggressore.

Un messaggio di cordoglio ai parenti di Ranieri lo ha espresso anche Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center che ha ribadito la necessità di gettare piena luce sulla tragedia considerando anche l'omofobia: «Ci stringiamo al dolore dei suoi cari e della famiglia, saremo presenti ai funerali». Nei prossimi giorni saranno resi noti i risultati dell'autopsia che chiariranno meglio la dinamica del barbaro pestaggio.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Marzo 2019, 09:13
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