Uccise un anziano per uno sguardo, chiesti 16 anni per il pugile-assassino

Uccise un anziano per uno sguardo, chiesti 16 anni per il pugile-assassino

di Davide Manlio Ruffolo
Sedici anni di reclusione per omicidio. Questa la pena sollecitata dal pubblico ministero Di Taranto nei confronti di D.G., il 24enne che lo scorso 21 ottobre aveva massacrato a calci e pugni un 70enne reo di avergli lanciato un’occhiataccia.

L’ultima udienza del procedimento, celebrato con il rito abbreviato e in cui D, G. è difeso dall’avvocato Roberta Giannini, avrà luogo il prossimo 12 ottobre. Il violento pestaggio, avvenuto in zona Vigne Nuove, aveva avuto luogo in una fredda nottata autunnale. Il ragazzo, appassionato di pugilato e iscritto in una palestra della zona, come spesso era solito fare, quella sera si trovava in un bar per consumare qualche drink. Fuoriuscito dal locale, lungo via Gino Cervi, il suo sguardo incrociata quello di un ignaro 70enne che si trovava lì per caso. «Cosa guardi?», avrebbe chiesto provocatoriamente il ragazzo mentre con passo spedito si avvicinava minaccioso alla vittima.

Dopo averla raggiunta, nel volere di pochi attimi, quest’ultima veniva investita da una scarica di colpi che la faceva stramazzare in terra in fin di vita. A pestaggio terminato e senza prestare soccorso, l’appassionato di pugilato si voltava e se ne andava come niente fosse. Nel frattempo qualcuno notava l’uomo e chiamava gli operatori del 118 che, arrivati sul luogo dell’aggressione, trovavano una scena da brividi. La vittima, priva di sensi e in gravissime condizioni, era riversa in una pozza di sangue e con il volto tumefatto. Per questo veniva trasportato al Policlinico Umberto I dove, dopo circa 10 giorni di agonia e senza mai uscire dal coma, spirava.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Settembre 2017, 08:33
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