Uccise commercialista in un bar di Centocelle, condannato a 18 anni

Uccise commercialista in un bar di Centocelle, condannato a 18 anni

È stato condannato a 18 anni di carcere, con rito abbreviato, Vincenzo Di Benedetto, accusato dell'omicidio di Costantino Bianchi, il commercialista ucciso nel marzo di un anno fa in un bar nel quartiere Centocelle. Per il gestore del bar di via delle Ninfee la procura di Roma aveva chiesto una condanna a 14 anni. La vittima era stata trovata a terra nel bagno con profonde ferite alla testa, colpito più volte con un mattarello. Alla lettura della sentenza a piazzale Clodio erano presenti i familiari della vittima.

«Quando una persona non c'è più non è mai una vittoria. Oggi Di Benedetto va chiamato con il suo nome, per quello che è: un assassino», ha detto Massimiliano Bianchi, fratello della vittima dopo la sentenza. «Oggi è stata fatta giustizia.

Mio fratello era un poeta, una persona incredibile, generosa, rispettata da tutti. Con il suo omicidio sono state distrutte tante famiglie, una mancanza che sentiremo per tutta la nostra vita», ha aggiunto Annalisa, la sorella di Costantino Bianchi. Ad assistere la famiglia della vittima l'avvocato Giorgio Alessio insieme ai colleghi Germano Monzio Compagnoni e Andrea Magnanti. «Ora attendiamo di leggere le motivazioni», ha detto l'avvocato di parte civile che nella scorsa udienza aveva sottolineato l'efferatezza del delitto. «Per me l'ha ucciso tre volte -aveva detto l'avvocato - prima colpendolo con una bottiglia, poi con un mattarello e infine sbattedogli la testa in bagno».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Novembre 2022, 14:32
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