Villino esploso, morti padre e figlio: oggi nuovo sopralluogo degli investigatori. Si indaga sulle cause

Villino esploso, moti padre e figlio: oggi nuovo sopralluogo degli investigatori. Si indaga sulle cause

di Emilio Orlando
«Lingue di fuoco uscivano dalle saracinesche del box che erano state scaraventante a decine di metri di distanza. E’ il drammatico ricordo dei residenti accorsi davanti all’ abitazione dalla famiglia decimata dalla tragedia.  Due esplosioni fortissime hanno preceduto l’ incendio, in cui sabato sera sono morti Angelo Bernardini di 51 anni ed il figlio Mario di 21. Nel rogo scoppiato nel villino in via Macchia dello Sterparo 108, a Frascati, sono scampati alla morte l’altro figlio che non era in casa e Cinzia Tardiola, moglie quarantasettenne dell’uomo, che fa la parrucchiera. «I vetri hanno tremato due volte, sembrava che stavano per essere divelti dallo spostamento d’ aria – racconta un vicino di casa che abita a pochi metri dal luogo della tragedia. Ho sentito delle urla provenire dalla villetta dei Bernardini. Siamo usciti e scesi in strada e abbiamo capito quello che era successo». ( nella foto in basso Angelo Bernardini con la moglie).





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Ancora poco chiare le cause delle esplosioni. Nella mattinata di oggi, il nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco insieme ai carabinieri della compagnia di Frascati si recheranno di nuovo sulla scena del disastro per un sopralluogo che dovrebbe chiarire le cause dell’accaduto. Per il momento tra le ipotesi, oltre alla fuga di gas da alcune bombole che stavano in garage, c’è anche quella che riguarderebbe l’esplosione di alcuni fuochi d’artificio e di giochi pirotecnici che Angelo e suo figlio Mario avevano in un magazzino attiguo all’ abitazione e che forse commerciavano e fabbricavano. Infatti sembra che in casa c' erano diversi chili di polvere pirica utilizzata appunto per i giochi pirotecnici. (nella foto Mario Bernardini morto con il padre nell' esplosione).


 

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Tra il fragore ed il rumore assordante delle squadre dei soccorritori che cercavano altre vittime ed i singhiozzi di disperazione dei conoscenti, tutti pensavano che anche l’altro figlio diciassettenne fosse morto. Fortunatamente invece a quell’ ora era uscito con alcuni amici e sarebbe rincasato da li a poco. Salva per miracolo, nonostante alcuni traumi riportati, Cinzia che in quel momento si trovava in un’altra ala della casa. «Una famiglia molto unita e perbene. Angelo era una persona straordinaria – raccontano i suoi ex colleghi di lavoro dell’istituto di vigilanza “Coop Service” – da dove però era stato licenziato nei mesi scorsi ed era in causa con l’azienda. Amava la famiglia. Sul lavoro era irreprensibile, faceva il sindacalista a fianco delle guardie giurate».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 10:15
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