Tpl, a rischio 425 milioni convenzione Mit per metro: «Progetti entro il 2020 o fondi al nord»

Tpl, a rischio 425 milioni convenzione Mit per metro: «Progetti entro il 2020 o fondi al nord»
Tempi stretti per non perdere i 425 milioni stanziati dal ministero dei Trasporti per gli interventi di ammodernamento delle linee A e B della metropolitana di Roma. È quanto emerso questa mattina nel corso della riunione della commissione capitolina Mobilità convocata dal presidente Enrico Stefàno (M5s) proprio per fare il punto della situazione relativa alla convenzione siglata da Roma Capitale con il Mit «per l'ammodernamento delle linee con l'acquisto nuovi treni, manutenzione e sostituzione dell'armamento. Interventi - ha chiarito Stefàno - divisi tra Atac e Roma Metropolitane come stazioni appaltanti».

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Ora il rischio è che se «entro il 31 dicembre 2020 non saranno presentati gli obblighi giuridicamente vincolanti, i contratti, relativi agli interventi», ha ricordato Enrico Sciarra dell'Agenzia per la Mobilità, «i finanziamenti saranno perduti ed i soldi che non spende Roma potrebbe spenderli una città del nord». All'interno della convenzione «ci sono tre progetti di Roma metropolitane, tre di Atac, più una gara per l'acquisto di materiale rotabile che è stata gestita dal dipartimento. Questa gara è in pubblicazione in questi giorni e quindi non ci sono problemi come tempi. Siamo nei tempi». Più complesso il cronoprogramma per quel che riguarda i tre progetti di Atac.

Atac che «è in attesa di ricevere la delibera di giunta con cui viene disciplinato il nostro ruolo come stazione appaltante per tre interventi (armamento, revisione generale e Ctc - il telecomando del traffico remoto - per 100 milioni totali). Noi - ha spiegato Stefano Guadalupi, direttore pianificazione e contratti di Atac - siamo pronti come documentazione e da gennaio ad oggi abbiamo cercato di non far passare invano il tempo ed abbiamo affinato la documentazione tecnica. In presenza di un vincolo così rigido, dicembre 2020, è urgente far partire le gare perchè ad oggi non siamo nelle condizioni di assicurare il rispetto dei tempi». Più definita, nonostante le difficoltà, la situazione per quanto riguardano gli interventi di Roma Metropolitane.

Come ammesso da Piero Lattanzi, responsabile progetto di Roma Metropolitane, infatti, «una delle cose da fare, che non è stata fatta e su cui siamo in ritardo, sono delle indagini sulla linea e le stazioni per capire lo stato di fatto. Sui cavi di trasmissione, ad esempio, non c'è una certezza sulla consistenza: non abbiamo documenti sullo stato di fatto, non abbiamo rilievi. Questa cosa è stata segnalata anche ad Atac senza però ottenere risultati. I finanziamenti per le indagini sono arrivate solo a febbraio 2019, con enorme ritardo. Nonostante questo le progettazioni sono andate comunque avanti e abbiamo consegnato quanto ci è stato commissionato». Ad ogni modo, ha aggiunto «serve una delibera per chiarire le stazioni appaltanti e poi un gruppo di lavoro fra tutti i soggetti coinvolti per condividere questa vicenda nel complesso e così capire cosa si riesce a fare entro i termini». 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Ottobre 2019, 16:37
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