Anche Roma ha il suo Titanic, sul Tevere spunta la nave fantasma
1
di Michele Galvani
L'hanno già ribattezzato il "Titanic di Roma". Non è affondato, certo. Piuttosto è spiaggiato. Ma rappresenta comunque una specie di disastro. Più ambientale e di immagine che altro. Nessun morto, dunque. Sia chiaro. E qui non siamo nel mezzo dell'Oceano e di certo non c'è stato un urto con un iceberg. Non ci sono neanche Jack e Rose che si inseguono, scappano, ballano, ridono e si innamorano come nel film del 1997 campione di incassi. Ma fatto sta che Tiber II è una sorta di fantasma buttato su una banchina del Tevere, all'altezza di lungotevere della Vittoria, dimenticato, forse abitato. Antonello Palmieri, presidente di Romanuova, racconta: «Nel corso di una passeggiata in bicicletta sulla ciclabile – chiamiamola così – lungo il fiume Tevere, abbiamo scoperto dove finisce la propaganda delle istituzioni, e dove comincia la realtà. Tra fango, buche, water e bidet, scatole di polistirolo, vecchi arredi di plastica, decine di biciclette a noleggio vandalizzate, dobbiamo prendere atto che oggi questa è Roma. Ma abbiamo soprattutto “scoperto” dov’è finita la motonave Tiber II, che effettuava servizio sul fiume, schiantatasi nel dicembre del 2008 contro ponte Sant’Angelo nel corso di una piena. Dieci anni fa».