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Roma, tenta di corrompere finanzieri con mille euro durante un sequestro: arrestato cinese
di Elena Panarella
Quando i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza sono intervenuti per controllare la merce (non in regola) nel suo magazzino, si è visto spiazzato e non ci ha pensato su due volte a tentare di corrompere gli investigatori che lo hanno subito arrestato, in flagranza di reato. E così è finito in manette un cinese di 34 anni, residente al Prenestino, per un tentativo di corruzione nei confronti dei finanzieri che stavano procedendo al sequestro del materiale non sicuro nei suoi confronti. In particolare, una pattuglia del Terzo Nucleo Operativo Metropolitano Roma, nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, aveva effettuato un accesso alle sedi di due aziende gestite da cinesi importatrici di giocattoli e accessori per telefonia mobile. Durante le operazioni di controllo della merce all’interno del magazzino di una delle due imprese, uno dei soci titolari, un cinese, ha iniziato in modo insistente a voler offrire un caffè al sottufficiale della Guardia di Finanza, capopattuglia degli investigatori intervenuti, tentando di allontanarlo dagli altri militari e potergli parlare separatamente. L’ispettore ha rifiutato categoricamente l’invito e, a quel punto, l’imprenditore ha tentato di corrompere gli altri finanzieri inserendo, tra i verbali che stavano effettuando, 1.000 euro in contanti per evitare che le attività venissero portate a termine.
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