Una telefonata anonima smaschera un narcotrafficante a San Basilio, sequestrate quattrocento dosi di cocaina.

Una telefonata anonima smaschera un narcotrafficante a San Basilio, sequestrate quattrocento dosi di cocaina.

di Emilio Orlando

Il quartiere si ribella ai soprusi ed alle prepotenze dei clan che gestiscono lo spaccio a San Basilio. I cittadini iniziano a collaborare con le forze dell'ordine. «Andate in quell'appartamento in via Corinaldo, c'è un deposito di droga». La telefonata dell'anonimo che ha chiamato i carabinieri per segnalare un deposito di cocaina, si è rivelata veritiera, quando gli uomini della stazione di San Basilio hanno trovato dentro un'intercapedine cinque involucri di cellophane neri pieni di droga.

La base logistica era un appartamento dell'Ater occupato abusivamente dai narcotrafficanti. L'uomo a guardia dello stupefacente, con funzioni di “luogotenente” della famiglia Pupillo che gestisce lo spaccio al civico 110 di via Corinaldo a San Basilio, è stato arrestato e processato per direttissima questa mattina nella seconda sezione penale del tribunale di Roma. Il cinquantaduenne, originario di Fidene e residente a Pomezia era stato "assunto" nella filiera dello spaccio per rifornire i pusher che vendono la cocaina in strada. Nei giorni scorsi i carabinieri della compagnia di Montesacro e la stazione hanno messo a segno numerosi sequestri contro ignoti nelle piazze di spaccio.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Aprile 2021, 13:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA