Tasse, costi in bolletta e inflazione: a Roma per un'impresa su due il 2023 non sarà migliore di quest'anno

Tasse, costi in bolletta e inflazione: a Roma per un'impresa su due il 2023 non sarà migliore di quest'anno

di Lorena Loiacono

Troppi problemi, per il 2023 la metà delle imprese non prevede miglioramenti rispetto alla situazione attuale che, di fatto, non è rosea.

E’ quanto emerge dal nuovo report della Camera di Commercio di Roma che ha coinvolto un panel di 500 imprese rappresentative di Roma e provincia: nel 67% dei casi la sede è nel comune di Roma e per il 33% dei casi si trova nel resto della provincia. L’84,6% delle imprese ha tra 0 e 9 dipendenti, il 12,6% ha tra 10 e 49 dipendenti e il 2,8% delle imprese ha oltre 50 dipendenti. L’indagine è stata somministrata tra il 23 novembre e il primo dicembre 2022 per avere un quadro su come l’aumento generalizzato dei prezzi ha impattato sui risultati nel 2022 e quali sono le aspettative degli imprenditori e le strategie aziendali da adottare per affrontare l’inizio del nuovo anno.

IL BILANCIO DEL 2022

Dai dati dell’osservatorio della CCIAA è emerso che per il 2022 i problemi maggiori sono arrivati sia dal perdurare dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia sia dallo scoppio della guerra e dall’invasione russa dell’Ucraina con il forte aumento dei prezzi, in particolare dei beni energetici: tutti ostacoli che oggi rappresentano una seria minaccia anche per la ripresa economica dell’Italia.

Il 38% delle imprese intervistate ha dichiarato che il fatturato del 2022 diminuirà rispetto al 2021, a fronte di un 22% di imprese che, invece, si appresta a chiudere l’anno con un aumento del fatturato rispetto al 2021. Un altro 40% delle imprese ritiene che il fatturato sarà stabile rispetto al 2021. Il 37% delle imprese ha ridotto i consumi energetici, il 30% ha dovuto ridurre anche gli investimenti. Per far fronte ai maggiori costi il 65% delle imprese, nel 2022, ha dovuto aumentare i prezzi a sua volta, mentre il 35% ha lasciato i prezzi invariati. Le misure adottate nell’anno in corso a livello istituzionale per calmierare i costi energetici per il 62% delle imprese non hanno avuto effetti, mentre per una impresa su 3 sono stati utili, ma si poteva fare di più. Solo il 4,8% delle imprese ritiene che le misure adottate siano state molto utili.

PREVISIONI SUL 2023: PER UNO SU DUE NON CI SARANNO MIGLIORAMENTI

Non andrà, molto meglio il prossimo anno: nel 2023 la metà delle imprese , ben il 49,5%, si aspetta un fatturato stabile rispetto al 2022. Il 32,2% delle imprese prevede una diminuzione del fatturato rispetto al 2022, mentre il 18,3% delle imprese si aspetta un aumento. Tra i principali ostacoli alla propria attività per il 2023 le imprese segnalano come particolarmente problematici: il carico fiscale con il 67,5% delle imprese che lo ritiene un problema per il 2023; l’inflazione, segnalata come ostacolo dal 62,4% delle imprese; la riduzione della domanda per il 57,8% e il costo delle bollette per un altro 57%.

Complessivamente il 79% delle imprese prevede di aumentare i prezzi nel 2023, tra queste il 10% aumenterà i prezzi più di quanto fatto nel 2022.

TAGLIAVENTI, PRESIDENTE CCIAA:

“I risultati di questa nuova indagine - ha spiegato Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – delineano un quadro di grande complessità per le imprese. I temi dei costi e dell’approvvigionamento energetico sono diventati preminenti e impegnano tutti su difficili obiettivi di diversificazione delle forniture di gas e di petrolio. Non solo. A causa dell’aumento dell’inflazione, le politiche monetarie si stanno inasprendo e i tassi di interesse sono in aumento, rallentando gli investimenti delle imprese: un aspetto confermato dai dati del nostro report dove emerge che, nel corso del 2022, solo il 26,3% delle imprese romane dichiara di aver effettuato investimenti, a fronte di un 73,7% che, invece, afferma di non averne fatti”.

A ROMA LE IMPRESE SOFFRONO MA CRESCONO OLTRE LA MEDIA NAZIONALE

“L’economia globale rallenta e anche il sistema produttivo romano inevitabilmente ne risente, soffre, ma - sottolinea il Presidente Tagliavanti - le dinamiche di fondo si confermano vitali, con un incremento del numero delle imprese superiore alla media nazionale dimostrando capacità di reazione alle mutate condizioni economiche. Resta fondamentale il sostegno delle Istituzioni, a partire dal Governo, alle imprese in difficoltà e più colpite dai fortissimi rincari energetici. E bisogna fare di più: il 62% delle imprese intervistate ritiene, infatti, che le misure adottate nel 2022 per calmierare i costi energetici non hanno avuto effetti”.

SFRUTTARE LE RISORSE DEL PNRR E PUNTARE ALL’EXPO 2030

“La situazione complessiva è tutt’altro che semplice ed è necessario, per il tessuto produttivo locale - spiega il Presidente CCIAA - utilizzare al meglio tutte le risorse del PNRR per far compiere alle imprese romane un salto di scala: in termini dimensionali, di efficienza e di complessità organizzativa. Un salto di qualità tanto più indispensabile in vista dei due grandi appuntamenti dell’orizzonte decennale della città di Roma: Giubileo 2025 e, speriamo, Expo 2030”.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Dicembre 2022, 18:48
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