Suzanne Vega: «Adesso mi sento una folk singer». L'autrice della celebre “Luka”, live alla Casa del Jazz

Suzanne Vega: «Adesso mi sento una folk singer». L'autrice della celebre “Luka”, live alla Casa del Jazz

di Massimiliano Leva
Ha raccontato persino di aver sognato l’Europa, la cultura europea sin da bambina. Suzanne Vega arriva dal vivo stasera alla Casa del Jazz. “Sin da quando ero bambina vedevo tutto all’estremità opposta del telescopio. A volte fai persino fatica a farti sentire negli Stati Uniti, come sentirsi stranieri in patria. Tutto ciò è successo perché l’uomo che mi ha ispirato e mi ha dato il mio nome (Ed Vega, suo padre adottivo e scrittore) credeva nella Storia e non ci ha mai portati in un McDonald’s”.

Così, deve essere per lei un piacere tornare in Italia, come è un piacere per tutti i suoi fan riascoltare la sua bellissima voce. Un tour estivo che riporta in concerto un'artista che quasi tutti conoscono, fosse solo per quella canzone (Luka) così melodica e malinconica da diventare un classico senza tempo e simbolo di un'epoca.

“Negli anni Ottanta ero una ragazzina che cercava in qualche modo di avere successo senza scendere a compromessi. Ho vissuto quasi sempre a New York, che è tutto un altro mondo rispetto al resto degli States”, racconta. “Volevo essere libera da ogni cliché per stare solo bene con me stessa. Per esempio, vestivo da uomo solo perché non mi sentivo a mio agio nei panni di donna. Non volevo essere etichettata in nessun genere e così facevo anche quando dovevo scrivere canzoni. Era una scelta che per un po' di anni ho seguito sino in fondo”. 

Nella Grande Mela, per lei il fascino della musica era soprattutto quello per i grandi cantautori americani. “Ho iniziato che avevo quindici anni. Per due anni andavo ogni lunedì a fare le audizioni per essere presa come ospite musicale in un locale del Greenwich: The Bitter End. Ogni volta mi dicevano che non andavo bene e di tornare la settimana successiva. Alla fine vinsi la paura e provai al Folk City, un altro locale dove aveva persino suonato Bob Dylan.

Mai mi sarei immaginata che avrebbero detto sì a me. Invece trovai subito l'atmosfera giusta e le persone a cui la mia musica piaceva. Fu il mio vero esordio e su quel palco suonai ininterrottamente per cinque anni”. Da allora, dopo il debutto nel 1985 con il suo primo disco omonimo e arrivata sino a oggi sempre coerente al suo stile, come un’affascinante signora del folk.  “Sono sempre come allora, se devo essere sincera, non penso mai di cavalcare le mode. Lascio che sia, che tutto venga spontaneo. Finalmente, mi sento una vera folk singer”.

Casa del Jazz, lunedì 16 luglio, in viale Porta Ardeatina 55, Roma ore 21 – ingresso 21 euro.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Luglio 2018, 12:03
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