In che modo?
«Tutte le regioni con i lidi hanno applicato le linee guide della legge di bilancio 145/2018, mancano solo Toscana e Lazio e speriamo che ora anche le spiagge laziali possano beneficiare di questa boccata d'ossigeno».
Una stagione mai così brutta....
«Le prove generali per l'estate sono proprio queste belle stagioni primaverili, da Pasqua al Primo maggio. Con l'emergenza Covid è saltato tutto. E, visto che la situazione è ferma, tutto ciò inciderà sicuramente sui posti di lavoro».
A proposito di coronavirus, avete già pensato alle misure per la stagione?
«Siamo in attesa di quelle che saranno le misure dettate dal ministero, stiamo ragionando sul distanziamento oltre i 2,5 metri previsti lo scorso anno per lettini e ombrelloni, e l'igienizzazione delle attrezzature e degli impianti. Ma tutto ciò comporterà una riduzione dei ricavi e un aumento dei costi».
Perché?
«Con il distanziamento si perderà almeno il 50% dell'utilizzo della spiaggia e quindi di conseguenza ci sarà una contrazione degli incassi. Di contro ci sarà la necessità di organizzare il controllo delle misure di sicurezza»
Ma non vi converrebbe a questo punto restare chiusi?
«In molti ci stanno pensando ma sarebbe una sconfitta per tutti. In primis per i cittadini che vedrebbero così negata la possibilità di andare al mare. Anche perché, diciamocelo, quest'anno in pochi potranno affrontare una vacanza lontano da Roma».
Cosa si aspetta dal vertice in Regione?
«Un aiuto vero.
Per un settore, che con tutto il suo indotto, sta soffrendo notevolmente questa crisi. In ballo ci sono migliaia di posti di lavoro, di famiglie».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Aprile 2020, 12:13
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