Campidoglio, la protesta dei Cobas contro il buono pasto in beneficenza

Campidoglio, la protesta dei Cobas contro il buono pasto in beneficenza

di Emilio Orlando
Protestano alcuni dei 9000 dipendenti del Campidoglio, aderenti alla sigla sindacale dei Cobas, attualmente in smart working, a causa del mancato riconoscimento del buono pasto. Il comune di Roma, per aiutare i cittadini in gravi difficoltà economiche che non possono fare la spesa, ha utilizzato i fondi destinati al ticket a scopi solidali. Da qui la polemica innescata da una sigla sindacale. 

«La decisione con cui l’Amministrazione Capitolina - si legge nel volantino sindacale siglato dai Cobas pubblico impiego - ha proceduto alla donazione della spesa per i buoni pasto è pertanto frutto di un’interpretazione unilaterale della normativa. In assenza di un accordo aziendale specifico, che integri le condizioni contrattuali, la scelta di sospenderne l’erogazione non è legittima. Il lavoro agile è solo una diversa modalità di esecuzione della prestazione lavorativa che, seppure applicata in forma semplificata in ragione dell’emergenza, non comporta la compressione del diritto del lavoratore al trattamento economico ordinario, in conformità alle regole individuate nella contrattazione».

Ferma la risposta dell’assessore capitolino al personale Antonio De Santis: 
«L'applicazione rigorosa dei DPCM emanati dal Governo in materia di personale ha prodotto un risparmio pari a 250 mila euro che abbiamo immediatamente destinato all'acquisto di beni di prima necessità per tante persone che oggi versano in estrema difficoltà.
Si tratta di risorse che continua l’assessore De Santis- altrimenti, sarebbero finite in altre voci di spesa del bilancio di Roma Capitale. Detto questo, Non mi sembra il tempo delle polemiche mentre molti cittadini stentano a mettere a tavola un pasto caldo. E ringrazio i tanti dipendenti che ci hanno chiesto di muoverci in questa direzione. Ci sarà modo di chiarire gli aspetti tecnici della vicenda ma sinceramente trovo imbarazzante parlarne adesso
».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2020, 13:37
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