Simone Sperduti investito e ucciso in scooter, l'ex agente condannato a 7 anni. «Guidava ubriaco»

L'uomo, che si trova ancora detenuto in carcere a Regina Coeli, è accusato di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebrezza ed in stato di alterazione psicofisica per l'assunzione di sostanze stupefacenti

Simone Sperduti investito e ucciso in scooter, l'ex agente condannato a 7 anni. «Guidava ubriaco»

di Daniele Molteni

Condanna a 7 anni in abbreviato per Andrea Persi, agente di polizia già sospeso dal servizio, che il 24 agosto scorso investì e uccise Simone Sperduti, 20 anni, che viaggiava a bordo del suo scooter. Il fatto avvenne all'alba nella zona di via Prenestina. Nei confronti dell'imputato l'accusa è di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebrezza ed in stato di alterazione psicofisica per l'assunzione di sostanze stupefacenti.

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La drammatica vicenda

Persi era alla guida di una Opel Meriva quando, mentre percorreva via Prenestina, svoltò a sinistra senza dare la precedenza all'altezza della rampa del Gra investendo lo scooter su cui viaggiava il 20enne che morì sul colpo. Per Persi la pm Laura Condemi aveva chiesto una condanna a 8 anni. Il gup di Roma ha disposto anche la revoca della patente per l'ex agente e una provvisionale di 150mila euro. Per l'avvocato di parte civile, Palleschi, si tratta di una «sentenza equilibrata». «Nessun pena e nessun risarcimento potranno restituire un figlio alla famiglia, lui ha preso contatti con una comunità, pagherà il suo debito con la giustizia ma non con la sua coscienza. Anche per questo ha preso contatto con una comunità per un percorso di recupero terapeutico e spirituale» afferma il difensore di Persi, l'avvocato Pamela Strippoli.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Febbraio 2023, 17:19
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