L’ospedale San Camillo-Forlanini infatti ha risposto perfettamente all’emergenza. Per mettere alla prova l’ospedale e i suoi tempi di reazione di fronte a un disastro di grande portata è andata in scena una simulazione, in una mattina qualunque per Roma: era l’esercitazione Pemaf, il Piano emergenza massiccio afflusso feriti, che ha riguardato l’intero sistema dell’emergenza - urgenza, la radiologia e il laboratorio sangue dell’ospedale dove sono stati coinvolti 35 tra medici e infermieri del San Camillo e della Croce Rossa Italiana.
La direzione precisa che la simulazione ha coinvolto in maniera attiva tutto l’ospedale ma non ha assolutamente interferito con l’attività ordinaria del Pronto Soccorso che è andata avanti senza problemi, come dovrebbe accadere quindi durante un’emergenza molto importante.
Sono stati quindi trasportati in urgenza da cinque ambulanze e sono arrivati in Pronto Soccorso in un tempo brevissimo 5 feriti gravissimi in codice rosso, un codice giallo e dieci feriti meno gravi. Il test ha verificato l’efficacia del percorso intra-ospedaliero verso il blocco operatorio e l’attivazione delle sale con equipe dedicate all’emergenza, assicurando un importantissimo e necessario momento di addestramento per tutti i professionisti coinvolti tutti i giorni in prima linea.
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Ottobre 2017, 23:00
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