Un arsenale di armi con il silenziatore, tra cui una mitraglietta, collegato agli ultimi omicidi è stato scoperto dalla polizia a Pietralata. In manette è finito il custode del capannone dove erano nascosti un fucile Winchester a canna mozza, una pistola mitragliatrice Scorpion e altre pistole, tra cui una Glock 17, tutte corredate di silenziatori. Il blitz che ha portato al covo della malavita è stato coordinato dalla direzione distrettuale antimafia, dopo che uno degli ultimi arrestati lo aveva indicato agli investigatori.
Chi indaga è certo che le armi ritrovate vadano ricondotte ai tre delitti, che hanno insanguinato la Capital: l’assassinio di Stefan Mihai in via Selmi a Pietralata, poco distante da dove la squadra mobile ha trovato l’arsenale, e quelli di Luigi Finizio e del carrozziere Andrea Fiore al Quadraro. L’uomo a cui erano state affidate è un italiano, che faceva la “retta” delle pistole e delle munizioni, tutte sigillate e ben conservate, non rovinate dall’ossido di ferro che normalmente le corrode quando vengono esposte all’aria.
Gli esperti balistici della polizia scientifica, esamineranno tutte le rivoltelle e la mitraglietta per verificare se sono state utilizzate in rapine o in regolamenti di conti nella guerra, tra bande criminali che si contendono il territorio per la droga e sui cui indagano polizia e carabinieri.
Ieri pomeriggio, nel carcere di Regina Coeli è stato convalidato l’arresto di Daniele Viti, il presunto fiancheggiatore del killer che la notte tra domenica e lunedì ha ucciso il carrozziere Andrea Fiore in vai dei Pisoni al Quadraro.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Marzo 2023, 06:40
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