Il piano è frutto di un tavolo di lavoro che ha visto il coinvolgimento di: gabinetto della sindaca, vicedirezione generale servizi al territorio, Consiglio Superiore dei lavori pubblici, Soprintendenza speciale archeologica, Sovrintendenza Capitolina, Simu, dipartimento mobilità, agenzia per la mobilità. Tra i vantaggi del piano sottolineati nella conferenza stampa di presentazione c'è la semplificazione futura perché tutti gli interventi programmati hanno già l'ok delle autorità competenti. Via 4 Novembre ad esempio diventerà tutta in asfalto grazie ad una variante ad hoc e, come spiegato dai tecnici, dovrebbe essere il primo intervento visibile entro il 2019.
Nel 2020 invece inizieranno i lavori di rimozione da via Nazionale e via Aventino per ricollocarli nella centralissima via del Corso. Tra i percorsi che si prevedono a sanpietrini: quello da piazza San Giovanni al Colosseo o una serie di strade quali via dei Santi Quattro, via Santo Stefano Rotondo, via di San Paolo della Croce ho ancora il percorso di comunicazione delle Basiliche sull'Aventino con la riqualificazione in sanpietrino di via di Santa Sabina fino a Piazza Cavalieri di Malta.
Non sono comprese nel piano perché necessitano di una più complessa progettazione le aree di Piazza della Repubblica a Piazzale Ostiense e Piazza di Porta Maggiore. «È stato un lavoro a più mani - ha spiegato Raggi -, abbiamo voluto realizzare un piano con le linee guida per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei sanpietrini, tanto amati quanto avversati, comunque una parte imprescindibile della nostra storia».
Dalla Soprintendenza statale hanno sottolineato come «verranno ricuciti tessuti urbani che erano stati violati, come via Condotti asfaltata». Roberto Botta, il vice direttore generale del Campidoglio ha invece sottolineato: «Tanti sanpietrini toglieremo da qualche parte, tanti ne ricollocheremo da altre».
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Giugno 2019, 13:31
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