Braccianti indiani drogati per farli lavorare di più, arrestato un medico a Sabaudia. D'Amato: «Sarà licenziato»

Braccianti indiani drogati per non sentire la fatica e lavorare di più, arrestato un medico: «Sarà licenziato»

Aveva prescritto droga ad alcuni braccianti indiani, per non far sentir loro la fatica e per farli lavorare di più nei campi in provincia di Latina. Inoltre, quelle prescrizioni erano tutte a carico del servizio sanitario nazionale, per un danno di oltre 146mila euro. Per questo motivo, un medico di Sabaudia, Sandro Cuccurullo, è stato arrestato dai carabinieri.

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Come riporta Il Messaggero, Sandro Cuccurullo è accusato di aver prescritto stupefacenti a base di oppioidi simili alla morfina a oltre 200 suoi pazienti di nazionalità indiana. L'unico scopo di quei medicinali era quello di alleviare la fatica e permettere ai braccianti sfruttati di sopportare turni di 16 ore al giorno nei campi della provincia di Latina, tra Sabaudia e Terracina. A scoprire l'illecito sono stati i carabinieri dei Nas di Latina: ci sono anche un avvocato e una farmacista indagati.

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Le oltre tremila ricette complessive prescritte dal medico di Sabaudia avevano anche un codice di esenzione falso. Per questo, l'azione di Sandro Cuccurullo ha causato un danno al sistema sanitario di oltre 146mila euro. Alcuni farmaci prescritti, tra l'altro, non sarebbero mai stati consegnati ai pazienti ed il loro costo sarebbe stato rimborsato alla farmacista indagata. Oltre all'iscrizione della donna e di un avvocato nel registro degli indagati, c'è stato anche un divieto di dimora in provincia di Latina imposto ad una cittadina marocchina.

L'operazione 'No pain' ha portato a diverse ipotesi di reato, che vanno dall'illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente al favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, dalla frode processuale al falso e alla truffa ai danni dello Stato.

Sandro Cuccurullo avrebbe anche compilato falsi certificati medici per far ottenere la regolarizzazione dei braccianti extracomunitari. Con l'aiuto dell'avvocato indagato, il medico avrebbe addirittura certificato una patologia inesistente ad un 51enne, con lo scopo di fargli evitare il carcere.

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Braccianti drogati, D'Amato: «Il medico sarà licenziato e deferito»

«Quanto è accaduto ai braccianti di Sabaudia è inaudito. Servirsi del Servizio Sanitario per prescrivere farmaci non necessari che, se usati in maniera non controllata e conforme posso essere dannosi, è gravissimo». Così in una nota l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato in merito alla notizia dell'arresto da parte dei carabinieri del Nas di Latina di un medico di medicina generale accusato di illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente a braccianti di nazionalità indiana. «La Regione Lazio per la parte di propria competenza prenderà provvedimenti - sottolinea D'Amato -, il medico di medicina generale ha violato il giuramento di Ippocrate e si aprirà la procedura di licenziamento e deferimento all'Ordine dei medici per la suprema sanzione. Cittadini e lavoratori devono poter avere piena fiducia nel Servizio Sanitario».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Maggio 2021, 11:26
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