Nell’aprire le porte delle proprie aule, nel mostrare le attività laboratoriali, RUFA ha indicato una via che restituisce appieno il senso della sfida: l’io, inteso come forma, ragione, ingegno ed emozione, si trasforma in un fattore aggregante che trova massimo riscontro nel noi, nell’essere parte di una comunità che rifiuta il convenzionale. Per declinare tale paradigma gli allievi ed i professori RUFA hanno agito all’unisono e l’Open day si è così trasformato in una exhibition di altissimo livello.
Nel RUFA Space l’installazione ambientale “Cave of dreams”, curata dalla Scuola di Arti Visive, ha generato un indiscutibile impatto sensoriale, nella certezza che ogni individuo può costruirsi il mondo che vuole.
Il corso di Multimedia Arts and Design, con la collaborazione di “Ultravioletto” e “Quiet Ensemble”, ha definito il concetto di “Eterea” alla ricerca dell’esistente anche nel vuoto, in un’esperienza cosmica e alienante da vivere in terza persona. Due i progetti di Graphic Design proposti: “Autoritratto” e “Potere Sovrano. Nel primo il soggetto, come immagine di sé, è rappresentato attraverso una serie di figure chiave: Diana e Atteone, il sogno, l’albero genealogico. Nel secondo l’allegoria della giustizia mostra la doppiezza della sovranità, tra le procedure istituzionali e lo stato di eccezioni. E poi la mostra di Design “Made in Rufa” per far comprendere quale sia oggi il significato dell’essere designer e rispondere alla sfida della quarta rivoluzione industriale che investe lo scenario contemporaneo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Marzo 2019, 14:49
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