Romanzo Criminale, dieci anni dopo. Alemanno: «Mitizzò la mala e diede il cattivo esempio»

Romanzo Criminale, dieci anni dopo. Alemanno: «Mitizzò la mala e diede il cattivo esempio»
La messa in onda della prima puntata di Romanzo Criminale andò in onda quando Gianni Alemanno ricopriva la carica di sindaco di Roma. Alemanno, cosa ne pensa della serie?
«Quando uscì, mio figlio, allora tredicenne, mi disse: “Papà questa serie ha rovinato una generazione”».

Secondo lei perché?
«Molto ha fatto la narrazione della serie, a causa della commistione fra comportamenti violenti e umani, che porta a simpatizzare per i protagonisti, che sono criminali. La serie ha allentato il confine fra legalità e illegalità».

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Romanzo Criminale è stata un danno per Roma e la sua immagine?
«Si, senza dubbio, perché ha creato una tendenza interpretativa che ha portato a considerare la criminalità come comportamenti marginali della nostra società».

Sulla storia della banda della Magliana è stato fatto anche un film, diretto da Michele Placido: considera anche la pellicola un esempio negativo?
«No, il film ha una profondità tale da essere un antidoto per l’emulazione. E la serie non ha queste qualità».

Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Novembre 2018, 11:42
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