Weekend da vivere. Al Brancaccio si ride con Virginia Raffaele. Cammariere e Bersani al Parco della Musica

Weekend da vivere. Al Brancaccio si ride con Virginia Raffaele. Cammariere e Bersani al Parco della Musica

di Valeria Arnaldi

Memorie e riflessioni, nonché desideri, a partire da quello di una rinnovata leggerezza. C’è anche tanta voglia di ridere - e far ridere - nel programma teatrale del fine settimana. Il palco sollecita emozioni, così pure arte e note. TEATRO. «Sono nata e cresciuta dentro un luna park, facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti». Così Virginia Raffaele si racconta in “Samusà”, per la regia  di Federico Tiezzi,  in scena fino al 15 maggio, al teatro Brancaccio. Un percorso tra ricordi personali, sorprese e grandi sorrisi.

Si ride anche al teatro Olimpico, fino all’8 maggio con Angelo Pintus in “Non è come sembra”, racconto ironico di più esperienze di vita. E il 7 maggio, all’Auditorium Parco della Musica, Claudio Morici sarà sul palco con “Alexo”, incentrato su un singolare assistente vocale, decisamente poco efficiente, almeno fino a quando non gli si chiede di contattare una ragazza. Per ridere della nostra dipendenza dalla tecnologia. E riflettere sul rapporto con la tecnologia e sul disagio della vita contemporanea e della sua routine, prima della pandemia e oggi.

Ancora teatro. Debora Caprioglio, Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti sono i protagonisti di “Buoni da morire”, diretto da Emilio Solfrizzi, che, fresco di debutto, proseguirà fino al 15 maggio, al Teatro Quirino. Una meditazione sulla vita di coppia e sulla vita.

Stessa data conclusiva, alla Sala Umberto, per un’altra indagine sui rapporti familiari: “Ovvi destini” di Filippo Gili, con Vanessa Scalera, Anna Ferzetti, Daniela Marra e Pier Giorgio Bellocchio.

MOSTRE. È una sorta di viaggio attraverso l’Italia e nei decenni ad essere costruito nella mostra “Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere”, appena inaugurata al Maxxi, dove sarà visitabile fino al 18 settembre: oltre duecento fotografie, tra immagini iconiche, altre meno note e alcune inedite, raccontano l’arte del maestro, in quasi settant’anni di carriera, omaggiandone lavoro e ricerca. E, come si evince dal titolo, è un tributo anche quello dedicato, nel percorso, al volume “L’occhio come mestiere”, antologia di scatti di Berengo Gardin che testimoniava l’importanza di sguardo e metodo, curata da Cesare Colombo nel 1970.

A cura di Margherita Guccione e Alessandra Mauro, l’esposizione è prodotta dal Maxxi in collaborazione con Contrasto. «La mostra rilegge in una prospettiva nuova la lunghissima carriera di Berengo Gardin, segnata da una forte e coerente idea di fotografia-documento, quella che lui chiama “vera fotografia” - commenta Guccione - Una modalità che rifugge dalla tentazione della manipolazione analogica o digitale, per riaffermare una visione documentaria, ma mai neutrale e sempre partecipe della realtà». Si va così da Venezia,  dove Berengo Gardin si è formato come fotografo, a Milano, con le lotte operaie e i ritratti di personaggi come Ettore Sotsass, Gio Ponti, Ugo Mulas, Dario Fo. Ancora, dalla Sicilia alle risaie del vercellese, dai reportage nei luoghi del lavoro a quelli sugli ospedali psichiatrici e oltre. Ad aprire l’iter è un intervento di Martina Vanda con grandi illustrazioni in bianco e nero ispirate a foto iconiche del maestro.

Aprirà il 6 maggio, invece, ai Musei Vaticani, “Folon. L’Etica della poesia”, organizzata in occasione della donazione di due opere dell’artista Jean-Michel Folon, che a fine mostra entreranno nelle collezioni vaticane. Ospitata nelle Salette della Torre Borgia, nel percorso della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei e visibili per la prima volta con la  “Sala della Cicogna”, l’esposizione illustra l’attività di illustratore, pittore e scultore di Folon. Nel percorso della mostra, a cura di Stéphanie Angelroth, Micol Forti e Marilena Pasquali, una selezione di ottanta disegni e acquerelli, molti inediti, dalle opere giovanili di protesta ai grandi fogli degli anni Ottanta e Novanta, senza trascurare le sculture dell’inizio degli anni Duemila.

MUSICA. Numerosi anche gli appuntamenti sulle note. Grande protagonista, l’Auditorium Parco della Musica, che il 5 maggio ospita il concerto di Sergio Cammariere, il 6 “Alice canta Battiato” e, l’8, Samuele Bersani con il suo nuovo album “Cinema Bersani”.

Alla Casa del Jazz, il 6, “Javier Girotto Legacy”. Intanto, il 5, Largo Venue vedrà esibirsi Paolo Vallesi. E il 6 all’Atlantico Live!, salirà sul palco Rkomi.

FESTIVAL. All’Auditorium Parco della Musica, dal 6 all’8 maggio, anche la prima edizione di “Ethos. Festival dell’Etica pubblica”. Tema, le vite digitali, per meditare su ruolo e conseguenze dell’intelligenza artificiale nelle nostre esistenze.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Maggio 2022, 07:18
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