Avevano venduto una casa a Roma, per un valore di 250mila euro, ma non era di loro proprietà. Un'incredibile truffa nel settore delle compravendite immobiliari, quella scoperta dalla Guardia di finanza della Capitale, che ha arrestato cinque persone.
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Le accuse per i cinque arrestati sono, a vario titolo, falso ideologico, falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla propria identità, possesso di documenti di identificazione falsi, riciclaggio e autoriciclaggio. Tutto era partito dalle denunce resentate da diverse persone in merito allo stesso appartamento nella Capitale. Le indagini hanno consentito di ricostruire una sofisticata truffa realizzata, nell'arco di diversi mesi, ai danni di una giovane famiglia che si apprestava ad acquistare la «prima casa».
Lo schema della truffa era ben studiato: Mario Mattei, 58 anni, faceva pubblicare un annuncio di vendita su un noto sito web e, quale sedicente agente immobiliare, curava i rapporti con gli aspiranti acquirenti.
Gli approfondimenti hanno permesso di disvelare l'attività di «monetizzazione» di proventi derivanti da attività illegali, svolta dal trio composto da Massimo Mannarà, 60 anni, Francesco Carpentieri, 54 anni, e Mario Bazzurri, 56 anni. Tramite prelevamenti di denaro contante, infatti, i soldi tornavano in breve tempo, al netto del corrispettivo per l'illecita prestazione resa, a chi aveva disposto i bonifici.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Ottobre 2021, 09:39
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