Il pollo con i peperoni, gli involtini, il gelato alla crema: quando la Sora Lella governava la cucina. Ecco il libro delle ricette

Il pollo con i peperoni, gli involtini, il gelato alla crema: quando la Sora Lella governava la cucina. Ecco il libro delle ricette

di Mario Fabbroni

«Nonna Lella impazziva davanti al pollo con i peperoni e agli involtini. E che dire della torta alla ricotta o del gelato alla crema? Di primo pomeriggio, quando si “appennicava” alla cassa della trattoria, andavo a svegliarla perché non aveva fatto i conti dell’incasso a pranzo. E lei, di rimando: “’A Renatì, damme un bicchierino de’ gelato alla crema, che me ripijo...”. 
Elena - meglio - Sora Lella era l’anima, in cucina e fuori - della famiglia Fabbrizzi (in origine si scriveva con due “B” e due “Z”), sorella del grande Aldo Fabrizi e nonna, appunto, di Renato Trabalza, 58 anni, che ancora guida la cucina dello storico locale all’isola Tiberina insieme ai fratelli Mauro, Simone ed Elena. 
Piatti alla romana, tradizionali soprattutto per i prodotti utilizzati e in grado di raccontare le storie veraci di una città. Che ora sono nel libro “Annamo bene” (Giunti Editore) che porta il titolo della famosa battuta di Sora Lella nei film girati con il “nipote cinematografico” Carlo Verdone (che ha firmato la prefazione). 


Foto in bianco e nero di una Roma a colori per i suoi personaggi, per il dialetto parlato ovunque e per la tavola povera ma ricca di contenuti. «Le ricette sono suddivise per i 5 ingredienti di base: carciofo, quinto quarto, guanciale, abbacchio, pecorino», dice la conduttrice di programmi enogastronomici di successo e food writer Francesca Romana Barberini, che ha curato i testi di “Annamo bene”. 


Il libro è la storia della trattoria “Sora Lella”, di una famiglia che cucina (e mangia bene) da sempre, di luoghi iconici e, in un certo senso, anche dei tanti avventori che hanno fatto la fortuna della tavola capitolina. 
«Soprattutto le foto di Marco Varoli rendono bene i piatti di mia nonna Lella e mio padre Aldo Trabalza - afferma lo chef Renato -.

Immagini che fanno venire l’acquolina in bocca e coinvolgono il lettore anche nell’emulazione in cucina. Il mio pranzo ideale? Polpettine di vitello al sugo, gnocchi con zucchine romanesche, guanciale e pecorino, coda alla vaccinara, carciofo alla giudea e gelato di zabaione». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Novembre 2022, 07:00
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