Roma, a Torre Gaia è rivolta contro la differenziata

A Torre Gaia è rivolta contro la differenziata: «Ama non passa a ritirare l'immondizia»

di Lorena Loiacono
A Torre Gaia prima la differenziata porta a porta, poi la sperimentazione della raccolta hitech. E infine il nulla. Nel senso che dopo un buon avvio di differenziata, portata avanti con la collaborazione dei cittadini, la raccolta si ferma. La spazzatura resta in strada o nelle case dei residenti che non vogliono mandare all'aria tutto il lavoro fatto finora. C'è chi pensa di portare i rifiuti nei quartieri vicini ma, per senso di correttezza, non lo fa.
«Noi ce la mettiamo tutta, davvero denunciano i residenti almeno ci rispondessero al telefono per sapere quando passano a raccogliere». Accade nell'estrema periferia romana, sulla via Casilina 4 km fuori dal raccordo anulare: una zona del municipio 6 coinvolta circa due anni fa nella differenziata porta a porta e ora, da due settimane, nella sperimentazione con il codice a barre, per il riconoscimento dei secchi condominiali. La raccolta, da sempre, procedeva secondo un calendario prestabilito e rispettato dai residenti: l'umido viene raccolto lunedì, mercoledì, venerdì, la carta mercoledì e sabato, la plastica e il metallo martedì e venerdì, l'indifferenziato lunedì e giovedì. Tutto procedeva per il meglio: «In questi 2 anni e mezzo spiega un portavoce dei residenti, Alessandro Spalvieri - i cittadini di Torre Gaia si sono mostrati molto virtuosi, superando i livelli standard richiesti dalle Autorità Europee. Ma ora Ama ha dimezzato i giorni di raccolta di carta, plastica e indifferenziato portandoli da due ad un solo giorno. Per eviatre accumuli potremmo portare i rifiuti nei quartieri limitrofi, come Tor Bella Monaca, ma rischiamo di essere multati. Non vogliamo trasgredire le regole ma chiediamo ad Ama di degnarsi di avvisare anche con un avviso, quando può rispettare il calendario di raccolta. In assenza di risposte ci riuniremo nel comitato Cittadini differenziati di Roma».
Perché differenziati? «Perché paghiamo come gli altri, ma siamo trattati diversamente. Contribuiamo alla differenziata con impegno ma vengono a raccogliere un terzo di quanto dovrebbero». E così, lungo via di Torre Gaia, non mancano minidiscariche a ridosso dei secchi preposti che la sera vengono esposti e la mattina dopo, ancora pieni, devono tornare all'interno dei cortili, stracolmi più di prima.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Settembre 2018, 09:34
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