Roma, caccia alla gang che picchia i neri: in 7 massacrano un senegalese in un pub di Testaccio
di Franco Pasqualetti
A farne le spese è stato un giovane senegalese, che si è visto accerchiare da questi bulli e trascinare fuori del locale per subire un violentissimo pestaggio in cui ha riportato la frattura del setto nasale e la rottura di due costole. Il tutto sotto gli occhi di decine di persone che non hanno alzato un dito per difendere lo straniero. Una scena a metà tra arancia meccanica e Skinheads se non fosse che i sette - secondo le testimonianze raccolte finora - sono tutti romani.
Urlano frasi del tipo «qui comandiamo noi» o «i negri non ce li vogliamo». E picchiano forte, fortissimo. Senza fermarsi fino a che la vittima non chiede pietà. Una situazione preoccupante: già perché le vittime non hanno mai avuto a che fare con queste persone. Nessuna provocazione o risposta fuori tono. Nell’ultimo caso il senegalese stava bevendo una birra quando si è visto afferrare per la giacca della tuta e sbattere sul marciapiede. La paura lo ha quasi paralizzato e la gang ha avuto gioco facile lasciandolo in una pozza di sangue a terra.
Jimmy, questo il nome del ragazzo, ha preferito non denunciare l’accaduto ma le forze dell’ordine stanno comunque seguendo con attenzione il caso. Anche per i precedenti preoccupanti. Ora si dovrà capire se la mano è sempre la stessa, anche se dai primi riscrontri in mano a polizia e carabinieri l’identikit degli aggressori è sempre quello della gang di venerdì.
Quindi per ricostruire questo puzzle sarà necessario avere il sostegno della tecnologia: i carabinieri hanno sequestrato i filmati delle telecamere di Testaccio dove sono avvenuti i quattro episodi precedenti a quello di venerdì. In quest’ultimo caso, però, non si potrà procedere perché non c’è stata denuncia formale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Aprile 2018, 09:22
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