A Roma è mistero sui beni posseduti da un 80enne colpito da un malore in casa e morto al Policlinico Gemelli. L'anziano, residente nell'esclusivo quartiere residenziale dell'Olgiata, aveva infatti con sé un notevole patrimonio: 12mila euro in contanti, oltre 330mila euro in assegni e le chiavi di tre auto, una Ferrari, una Mercedes e una Suzuki.
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A parlare del caso è Marco De Risi per Il Messaggero. Sono stati i medici a trovare, nelle tasche dell'anziano, quell'ingente patrimonio, e ad allertare la polizia. Gli agenti hanno messo sotto chiave, nella cassaforte del commissariato di Monte Mario, tutti quei beni, in attesa di trovare gli eredi. «Quando ho trovato tutti quei soldi tra i documenti, ho capito subito che non era una situazione semplice» - racconta un medico del Gemelli - «Con i colleghi abbiamo deciso subito di avvisare i poliziotti e di consegnare in tempi brevi quella montagna di banconote.
L'anziano, residente all'Olgiata, si era sentito male in casa e un'ambulanza lo aveva portato al Gemelli, ma è morto appena prima dell'arrivo in ospedale. Il decesso è avvenuto per infarto e, dai primi accertamenti, sembra che l'80enne fosse proprietario di diversi beni di immenso valore, con cui viveva di rendita: il suo patrimonio complessivo milionario ora dovrà essere ripartito tra gli eredi, ma non ce ne sarebbero di diretti. La polizia è ora sulle tracce dei parenti più prossimi, a cui saranno consegnati i beni che l'anziano aveva con sé al momento della morte.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Aprile 2022, 11:08
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