Gianicolo, la terrazza più bella di Roma ridotta a cantiere. Tra i rifiuti

Gianicolo, la terrazza più bella di Roma ridotta a cantiere. Tra i rifiuti

di Lorena Loiacono

La Grande Bellezza di Roma sfregiata ancora una volta. Già perché il Fontanone del Gianicolo è assediato dal degrado: e i turisti, così come i romani, sembrano ormai stremati e non possono fare altro che restare increduli di fronte a tanta bellezza gettata alle ortiche. 
La Fontana dell’Acqua Paola, così si chiama in realtà quella che tutti a Roma conoscono come il Fontanone, è di sicuro uno dei punti da Oscar della città: non a caso proprio lì, Paolo Sorrentino ha girato le primissime scene del film “La Grande Bellezza”, con cui ha vinto poi l’ambita statuetta. Meta indiscussa di cui godere sia del tramonto che dell’alba, grazie a due “affacci” privilegiati sulla Città Eterna. Eppure a Roma ci si dimentica anche della terrazza più bella, la più visitata e di certo anche la più fotografata dai turisti, al pari della Fontana di Trevi e del Colosso. 
Dal Gianicolo infatti si vede tutta Roma. Ma proprio tutta, purtroppo: anche quella che invece i romani vorrebbero nascondere. Vale pure per la condizione di degrado in cui versa la terrazza della Fontana dell’Acqua Paola: bottiglie di birra ovunque e sporcizia, che si vanno ad annidare anche nel cantiere (se così si può chiamare) che mette in sicurezza la balaustra.
In realtà quella sorta di rete da pollaio, arancione e transennata, serve solo a segnalare il pericolo - che però nessuno elimina definitivamente sistemando il danno - e diventa quindi anche ricettacolo continuo di immondizia. Insomma, uno scempio inaccettabile.
E infatti c’è chi ha deciso di scusarsi con l’Ambasciatore di Spagna, che ha la residenza in via Niccolò Scatoli. Il consigliere del municipio XI Marco Palma, vicepresidente del consiglio per Fratelli d’Italia, ha scritto direttamente all’ambasciatore e al sindaco Gualtieri. 
«Personalmente, oltre a chiedere scusa all’Ambasciatore - spiega Palma - chiedo al indaco Gualtieri un nuovo approccio per la città, per tutelarne la bellezza dalla sciatteria e dal menefrighismo a cui siamo abituati. E lo inviterò a mettere almeno tre cestini sulla terrazza del Belvedere: sono convinto che qualcosa potrà cambiare. Certo, poi dovremo convincere qualcuno anche a svuotarli...». 
Intanto, vicino al Mausoleo Ossario dei Garibaldini, un ramo secco caduto a causa del vento giace sul suolo da giorni, vittima della consueta indifferenza.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Luglio 2022, 16:28
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