Manzoni, riapertura con Paola Quattrini in scena: «Dopo il buio, finalmente la luce: il teatro per ritornare a sognare»

Manzoni, riapertura con Paola Quattrini in scena: «Dopo il buio, finalmente la luce: il teatro per ritornare a sognare»

di Giancarlo Leone

Una vita intensa, spesa tra teatro, cinema e televisione. Paola Quattrini è tra le interpreti italiane più famose. Da oggi pomeriggio sarà lei a riaprire la stagione del Teatro Manzoni con la commedia Oggi è già domani, scritta da Willy Russell, versione italiana di Iaia Fiastri, cavallo di battaglia per l’attrice da 20 anni. Un piccolo capolavoro acquistato in America proprio per lei da Pietro Garinei, che porta la firma della sua ultima regia.


Che spettacolo sarà?
«È lo spettacolo ideale per tornare a sognare, un segnale importante per il teatro, un bagliore di luce dopo tanto buio. Interpreto Dora Valenti, una casalinga con un marito assente, rompiscatole, e due figli egoisti. Riflette sulla sua esistenza parlando al muro della cucina al quale confida sogni, desideri, ricordi. Rappresento una ventina di personaggi con i loro caratteri, le paure, le emozioni. Una commedia che fa ridere e riflettere».


Dora, la protagonista della pièce, le somiglia?
«No, è un personaggio molto diverso da me. Lei vive sempre nella stessa cittadina, chiusa in casa. Io invece sono una ribelle, un’istintiva che prima agisce e poi pensa.

Ma a differenza di Dora, la mia vita è felice».


Una folgorante carriera e tanti ruoli interpretati. A quale è più legata?
«Dora Valenti, il personaggio di Oggi è già domani e Blanche DuBois del dramma di Tennessee Williams, Un tram che si chiama desiderio, un personaggio femminile ricco di sfumature».


Come ha vissuto il lockdown? 
«Mi è sembrato di vivere in un incubo. Non avevo mai vissuto un periodo così, fatto di privazioni, paure, solitudine. Io che sono una donna frenetica, che non sto mai ferma, ne ho sofferto. Ma ho seguito mia figlia, ho avuto un vero dialogo con lei, che mi è mancato per anni. Ho girato anche un corto intitolato Fedora, dove ho vestito i panni di Fedora Ducan». 


Quali sono i suoi prossimi progetti?
«A breve inizierò le prove di uno spettacolo di Luca De Bei, prodotto da Marioletta Bideri, Slot. Poi, a novembre, riprenderemo in tournée lo spettacolo Se devi dire una bugia dilla grossa, interrotto l’anno scorso per il lockdown».


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Maggio 2021, 13:01
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