Roma, sui bus in fiamme ora avanza l'ipotesi del dolo. "Sul mezzo in fiamme a piazza Venezia i tubi del gasolio non erano fissati"

Roma, sui bus in fiamme ora avanza l'ipotesi del dolo. "Sul mezzo in fiamme a piazza Venezia i tubi del gasolio non erano fissati"

di Franco Pasqualetti

Finora non era mai stato possibile analizzare i mezzi perché le fiamme li avevano distrutti completamente. Ma l’ultimo caso, quello che ha visto un principio d’incendio in piazza Venezia, potrebbe aprire una strada finora solo sospettata: quella del dolo.
Già, perché dalle prime ispezioni sul bus della linea 63 mancavano le fascette metalliche che ancorano i manicotti di olio e gasolio ai serbatoi. Un elemento tutt’altro che secondario: senza i fermi, infatti, quando i liquidi infiammabili vanno ad alta pressione nel motore, i tubi si staccano e fanno fuoriuscire il carburante. Le alte temperature dei motori innescano l’incendio. 
Ora una commissione di periti dovrà capire se quei supporti sono stati rimossi per sabotare il servizio, se c’è stata negligenza nella manutenzione oppure se semplicemente sono andati distrutti nel rogo. Ma proprio su questo vuol far luce la Procura che nei prossimi giorni ha in calendario l’audizione delle ditte private incaricate dall’Atac per la manutenzione dei mezzi su gomma.
Intanto da piazzale Clodio è stato richiesto lo storico dei vari appalti e i libretti di tagliando dei mezzi più vecchi di 13 anni. Anche questo potrebbe fornire elementi utili alle indagini. Al momento i bus più colpiti dagli incendi sono i Mercedes Citaro: una partita acquistata dal 2003. Ma nella lista dei roghi compaiono anche i nuovissimi bus della serie Roma, presi dal Campidoglio dal 2014 ad oggi.
In tutto questo balla anche il discorso del concordato. Il 30 maggio è prevista l’udienza che potrebbe sancire il crac definitivo o la rinascita dell’Azienda. Nell’udienza fissata in mattinata, si saprà se il piano di rilancio messo a punto dallo staff del presidente Paolo Simioni ha reali speranze di essere approvato, consentendo alla municipalizzata dei trasporti di superare indenne uno dei passaggi più delicati del concordato preventivo. Tutto, alla fine, ruota intorno a due voci di bilancio, con la sponda dei sindacati in sottofondo. E cioè, debito e redditività. I tecnici del Campidoglio, l’assessore al Bilancio Lemmiti in primis, sta lavorando per fornire quanti più dettagli alla riuscita del piano. Ma non è detto che tutto questo possa bastare.


L'ESPERTO - Vittorio Gaglianone è un ingegnere meccanico che per anni ha messo a studiato in Germania le tecniche di sviluppo sui bus tedeschi.
Perché tanti incendi sui mezzi di Roma?
«Sicuramente c’è qualcosa di anomalo per questo non me la sento di escludere che possa esserci l’ombra del dolo o dei sabotaggi. Ma ci sono anche altre ipotesi».
Ad esempio?
«La mancata manutenzione, l’utilizzo di materiali e lubrificanti di scarsa qualità possono essere una causa decisiva, specialmente se legati al tipo di trasporto che si svolge a Roma».
Cioè?
«I mezzi sono sollecitati enormemente perché sono costretti all’uso di marce basse per le continue ripartenze. In questo modo la temperatura e la pressione arrivano alle stelle. Tuto questo senza cura dei motori provoca una miscela distruttiva»
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Maggio 2018, 03:40
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