Isolati dal resto del quartiere, con una barriera di cemento messa lì da oltre dieci anni per fermare il traffico. Nel frattempo, tutto intorno, sono cresciute erbacce “modello giungla” tra resti di motorini abbandonati e vecchi palloni di cuoio.
È ridotta così via Giannetto Valli, interrotta all’incrocio con via Alberto Mancini da una serie di muretti “new jersey” che la separano dal resto di Villa Bonelli, al Portuense.
La strada, oltre dieci anni fa, è stata chiusa su un lato perché si sono create diverse voragini causate dal cedimento della volta di cavità sotterranea e dal dissesto del sottosuolo: buche profonde che hanno messo in allerta i residenti, ricoperte ma mai davvero sanate. L’ultima voragine si è aperta nel 2018, dovuta probabilmente alle acque refluee.
Una situazione molto delicata, dunque, su cui i residenti però aspettano ancora risposte.
I disagi si moltiplicano: ci sono erbacce ovunque, tolte dai cittadini pronti ad armarsi di scope e tronchesi, mentre i primi secchioni della spazzatura disponibili sono al di fuori del muro di cemento quindi ben lontani dalle abitazioni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Aprile 2021, 08:43
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