Roma, in scena "La moglie perfetta": monologo ironico di Giulia Trippetta sulle donne impegnate tra casa e ufficio

Roma, in scena "La moglie perfetta": monologo ironico di Giulia Trippetta sulle donne impegnate tra casa e ufficio

di Mario Fabbroni

Non è solo uno spettacolo teatrale, anche se il titolo ("La moglie perfetta") trae (giustamente) in inganno e, al  tempo stesso, funziona da attrazione per il pubblico. Femminile ma anche maschile. Perché Giulia Trippetta, già allieva di Anna Marchesini, recita fino al 13 novembre al Teatro Basilica di Roma un monologo (prodotto da Fattore K) che è un'accusa sulla condizione in cui si trovano a vivere ancora oggi le donne. 

Donne nella fascia tra i 30 e 40 anni e tra i 50 e i 60 anni sono state intevistate direttamente dalla Trippetta prima di scrivere la sceneggiatura. Quanto è difficile coniugare vita privata e sfera lavorativa? Aspettative della società e reali aspirazioni? Di fronte a temi così complessi è l’ironia che consente una riflessione più consapevole.

"Ci sarà una vera parità di genere – afferma l'attrice e regista – quando si affronterà la questione non riferendoci agli uomini o alle donne ma alle persone.

E non in termini di uguaglianza ma di diversità. Le donne sono diverse dagli uomini, solo che devono essere messe in condizione di avere le stesse opportunità. Questo è un tema a me caro che affronto in chiave ironica. L'ironia a volte permette una maggiore libertà di espressione e regala spunti di riflessione che, una volta finito lo spettacolo, ognuno porta via con sé".

“Sii dolce e interessante”.  "Magari bella, fresca, sorridente". Soprattutto “sii silenziosa”: sono solo alcuni dei consigli suggeriti alle donne, in Spagna, tra gli anni '30 e '70 del '900 che costituiscono l'impalcatura del decalogo che ha ispirato la pièce “La moglie perfetta”. Da non perdere. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Novembre 2022, 17:19
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