Sparatoria a Roma, tre donne uccise durante la riunione di condominio. Fermato un 57enne: «Voleva fare una strage»

Gli spari sarebbero stati esplosi, secondo una primissima ricostruzione, durante una riunione di condominio

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di Emilio Orlando

Roma, una sparatoria è avvenuta stamani a Fidene, zona Colle Salario, quartiere a Nord Est della Capitale, in via Monte Gilberto: sono tre le persone morte, tre donne. Gli spari sarebbero stati esplosi da un uomo, Claudio Campiti, originario di Ladispoli, durante una riunione di condominio. I fatti sarebbero avvenuti verso le 9.30 e la sparatoria, a quanto si apprende, sarebbe avvenuta nel gazebo di una bar.

Simboli nazifascisti sul profilo Fb del killer. Scriveva: «Mi tengono al buio, si spara meglio»

Secondo le primissime ricostruzioni avrebbero perso la vita la presidentessa del Consorzio Valle Verde, la segretaria e la commercialista del Consorzio. Le tre vittime si chiamavano Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi, Nicoletta Golisano. Una quarta donna ferita è stata operata nell'ospedale Sant'Andrea ed è ora in prognosi riservata, rende noto lo stesso ospedale romano.

La donna è giunta al Pronto soccorso «in condizioni generali gravissime», scrive in una nota la direzione sanitaria dell'ospedale. «Sono state effettuate tempestivamente le indagini diagnostiche ai fini di una completa valutazione clinica e successivamente - si legge nella nota - è stata posta indicazione al trattamento chirurgico. L'intervento è terminato alle 13.45 e la paziente è stata trasferita in rianimazione con prognosi riservata».

«Ha detto 'vi ammazzo tutti'»

In base a quanto si apprende uno dei partecipanti, un uomo di 57 anni, Caludio Campiti originario di Ladispoli, nel corso della riunione avrebbe estratto la pistola e avrebbe sparato in direzione delle donne del direttivo del Consorzio Valle Verde urlando «vi ammazzo tutti». «È entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato vi ammazzo tutti e ha cominciato a sparare, poi la pistola si è inceppata». È quanto raccontato da una testimone che era presente alla riunione di un consorzio di condomini a Fidene durante la quale Claudio Campiti, 57 anni, ha ucciso tre donne ferendo altre quattro persone.
 

I testimoni: «Voleva fare una strage»

«Ho provato a saltargli addosso ma già altri gli si erano buttati addosso - ha detto un uomo presente durante la sparatoria -. Aveva bloccato la porte e ci ho messo un po' per far uscire la gente. Se non fosse stato per noi sarebbe stata una strage, aveva 2 caricatori e altre cartucce. Ho visto una ragazza accanto a me che è stata colpita ed è morta».

Chi è l'aggressore Claudio Campiti

Claudio Campiti, di Ladispoli, secondo le primissime informazioni, sarebbe stato in passato denunciato per minacce. È separato e di recente sarebbe stato toccato da un lutto, avendo perso il figlio. Il 57enne avrebbe minacciato i vertici del Consorzio Valle Verde, Consorzio di immobili posti nelle vicinanze del lago del Turano, attraverso il suo blog.

Le antiche ruggini condomiali per la gestione del Consorzio sarebbero il motivo alla base della sparatoria che ha visto vittime tre donne. Claudio Compiti aveva chiesto il porto d'armi ma gli era stato negato. Il no era arrivato grazie alle informazioni fornite dai carabinieri del luogo dove viveva, in provincia di Rieti, che avevano riferito delle liti in atto con il Consorzio.

«Mi tengono al buio, si spara meglio»

«Benvenuti all'inferno, qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, denunciare è tempo perso, sò tutti ladri». È quanto scrive l'uomo fermato per la sparatoria di Roma, Claudio Campiti, sul suo blog dedicato al Consorzio Valle Verde. Il post, del 2 novembre 2021, è un lunghissimo elenco di accuse agli altri consorziati, riferimenti a presunte «mafie» e passaggi inquietanti come «Mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità».

«Gli siamo saltati addosso e l'abbiamo disarmato»

Un testimone ha raccontato i particolari della tragedia: «L'uomo è entrato nel luogo dove si stava svolgendo la riunione di condominio e ha estratto la pistola, dopo aver messo il colpo in canna.

Poi, ha mirato al direttivo del condominio aprendo il fuoco, sparando 7-8 colpi. Gli siamo saltati addosso e l'abbiamo disarmato, trattenendolo fino all'arrivo dei carabinieri».

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La pistola portata via dal poligono di tiro

L'uomo che ha ucciso tre persone a Roma, ferendone altre quattro in modo grave, avrebbe preso la pistola ad un poligono di tiro senza restituirla.

Quattro feriti, due sono gravi

Secondo la prima ricostruzione della vicenda il tragico bilancio della sparatoria durante una riunione di condominio conta anche 4 feriti, di cui due in gravi condizioni.

Le persone rimaste ferite nella sparatoria sono state ricoverate all'ospedale Agostino Gemelli, all'ospedale Sandro Pertini, al Sant’Andrea e all'ospedale Umberto I di Roma.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e sta arrivando anche il pm di turno Giovanni Musarò.

Gualtieri: «Episodio che sconvolge la città»

«Gravissimo l'episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l'ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie». Lo scrive, su Twitter, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

 
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Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 20:27
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