Allarme vacanze romane. Sos turismo, hotel chiusi e crollo degli arrivi: «Rischio 8mila licenziamenti»

Allarme vacanze romane. Sos turismo, hotel chiusi e crollo degli arrivi: «Rischio 8mila licenziamenti»

di Lorena Loiacono

Da marzo 2020 a Roma sono chiusi 350 alberghi, sui 1280 complessivi, e alcuni rischiano di non riaprire. Uno tsunami che investe migliaia di lavoratori che, con la chiusura del Fondo di integrazione salariale al 31 dicembre scorso, potrebbero perdere ogni sostegno. Tra i grandi nomi del settore, ci sono i licenziamenti di tutto il personale dello hotel Sheraton e del Majestic, pari a 210 persone, e il prossimo sarà l'hotel Cicerone. L'allarme parte dalle associazioni di categoria e dal Campidoglio, alle prese con un crollo nel settore del turismo di proporzioni impressionanti. Il sindaco gualtieri chiede formalmente al governo di aprire un tavolo con le città d'arte. L'assessore al turismo, Alessandro Onorato, alza l'allerta sui possibili 8 mila licenziamenti che potrebbero arrivare nei prossimi giorni e chiede l'intervento del Governo e un consiglio straordinario.

Mentre l'assessore alla scuola e al lavoro, Claudia Pratelli, spiega. «Roma non si può permettere 8mila licenziamenti. Questi i numeri cui la Capitale rischia di andare incontro, secondo le stime dall'ente bilaterale Turismo per i prossimi mesi, a fronte della pesante crisi in atto. Nella Capitale il settore turistico è in piena emergenza». Condivide a pieno l'allarme degli assessori capitolini anche  Federalberghi: «La recente chiusura di alberghi importanti - spiega il presidente Giuseppe Roscioli- manda. Casa 300 famiglie ma è solo la punta dell'iceberg di un cortocircuito senza fine che ha investito il turismo romano».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Gennaio 2022, 09:27
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