Non c’è più rispetto, neanche dei morti. Sembra un vecchio modo di dire ma a Roma le salme restano nei depositi dei cimiteri, con picchi anche di 2mila bare accatastate. E la guerra ora si sposta in tribunale. Sono arrivati infatti un esposto della Efi, l’Associazione Eccellenza Funeraria Italiana, e uno della Lega firmato da Fabrizio Santori, Monica Picca e Valeria Campana. «Abbiamo moltissime segnalazioni da parte dei cittadini – spiega Santori – sui tempi di attesa per sepolture e cremazioni, ma anche sul degrado, la sporcizia e i continui furti che vanno avanti da anni all’interno dei cimiteri del Verano, Prima Porta, Laurentino e Ostia. Dobbiamo fare luce su una situazione molto dolorosa per i romani».
Contro gli esposti l’Ama replica: «Denunceremo per procurato allarme». Intanto però le famiglie in attesa di degna sepoltura per i loro cari sono migliaia, tra questi anche il deputato Pd Andrea Romano che ha denunciato la mancata sepoltura del figlio morto da oltre due mesi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Aprile 2021, 08:37
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