Roma, "sei diventata vecchia" e l'ex pugile Nardiello pesta la moglie e le urina addosso: condannato a 2 anni e 6 mesi

Roma, "sei diventata vecchia" e l'ex pugile Nardiello pesta la moglie e le urina addosso: condannato a 2 anni e 6 mesi

di Davide Manlio Ruffolo
Era diventato famoso conquistando, per primo tra gli atleti nostrani, il titolo mondiale dei supermedi di boxe. Ma i fasti di un tempo sono ormai lontani ricordi per Vincenzo Nardiello che ieri ha subito una dura sconfitta in tribunale dov’è stato condannato a 2 anni e 6 mesi. All’ex campione, infatti, il pubblico ministero Louella Santini gli contestava i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e danneggiamento ai danni dell’allora convivente. 
La relazione tra i due, un tempo felice, era diventata una gabbia fatta di continue incomprensioni e liti. Già nel 2008 gli inequivocabili segni di un rapporto ormai logoro erano diventati frequenti e infatti anche una banale discussione spesso finiva a male parole. «Sei solo una puttana, con te non ci si mette nessuno. Stronza» e ancora «Fai schifo, sei diventata una vecchia» erano insulti diventati ormai quasi quotidiani. Non mancavano neanche episodi ben più gravi e violenti come quando nell’estate del 2011 l’ennesima lite, tra l’altro per futili motivi, tra i due conviventi degenerava al punto che l’ex atleta, in preda alla furia, prima bloccava la donna contro il muro poi le puntava un coltello da cucina sotto il mento.
Ma è l’anno successivo in cui gli episodi violenti, contestati dalla Procura di Roma, superavano il livello di guardia. Nemmeno dodici mesi in cui la donna subiva un’aggressione in auto dove, al culmine di un battibecco, l’ex campione le sferrava un pugno al volto, poi nuove minacce con un coltello e anche il danneggiamento dell’automobile della convivente a suon di calci. Ancora il 30 aprile del 2012, come si legge negli atti del processo, l’uomo «dopo l’ennesima discussione e dopo aver bevuto, sporgendosi dal balcone dell’abitazione le urinava addosso». Episodi che spingevano la vittima a rivolgersi alle autorità. Nardiello, per gli appassionati di boxe, verrà ricordato come l’eroe sfortunato dei Giochi di Seul del 1988 quando venne ingiustamente sconfitto da un atleta locale per via di un verdetto che fece scandalo. L’atleta italiano però non mollò riuscendo a vincere negli anni successivi ben due titoli europei e uno mondiale nei supermedi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Giugno 2018, 05:25
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