Roma, le scuole sotto esame. Fatiscenti e chiuse, bene i prof

Roma, le scuole sotto esame. Fatiscenti e chiuse, bene i prof

di Lorena Loiacono
Tra promossi e bocciati, ecco la pagella delle scuole romane. I voti questa volta li danno studenti e genitori. Le famiglie chiedono di potenziare lo studio dell'inglese e di avere scuole più moderne e in sicurezza, anche contro i casi di bullismo percepiti in forte aumento. Promossi invece i docenti: risultano preparati e professionali. E' quanto emerge dallo studio Indagine sulla scuola - qualità dell'insegnamento, strutture scolastiche e dinamiche sociali degli istituti di Roma a confronto con le altre capitali europee dell'Istituto Piepoli commissionata dall'Osservatorio Roma! Puoi dirlo forte. Le scuole capitoline a confronto con quelle di Berlino, Vienna, Madrid e Parigi.

Leggi anche > Scuola, il presidente dell'Osservatorio Roma! Puoi dirlo forte Tobia Zevi: «L'istruzione può abbattere le barriere»




INGLESE, I WANT YOU Sia i ragazzi che i loro genitori ritengono fondamentale lo studio dell'inglese e ritengono che la conoscenza della lingua inglese sia buona, come avviene nelle altre capitali. Ma il numero delle ore di insegnamento a scuola è insufficiente: il 50% dei genitori ne vorrebbe di più: la stessa percentuale si registra solo a Vienna mentre scende nettamente al 40% per Parigi, al 34% a Madrid e al 24% di Berlino. E così a Roma i ragazzi ricorrono a corsi a pagamento, non alla portata di tutti. Le famiglie inoltre sentono la necessità di una maggior numero di periodi di studio all'estero.

UNA SCUOLA MODERNA? Deve preparare al futuro, al senso civico, avere più ore di informatica e incentivare l'uso del trasporto pubblico. Ma sono obiettivi lontani: sei intervistati su 10 ritengono che la scuola non prepara i ragazzi al lavoro né ad un adeguato senza civico. Ben 3 genitori su 4 accompagnano i figli a scuola in automobile, contrariamente a quanto accade in Europa. E solo il 47% ritiene adeguate le competenze informatiche di base fornite dalla scuola, contrariamente al dato delle altre capitali che oscilla tra il 70 e il 79%.

BULLISMO IN CRESCITA Il fenomeno risulta in forte aumento a Roma con un +46%, più che nelle altre città analizzate. Tuttavia, solo uno studente su quattro ha sentito parlare di episodi di violenza nella propria scuola.
PROMOSSI I PROF I docenti sono considerati preparati e professionali e sono visti come delle figure importanti nel processo educativo dei bambini e dei ragazzi.

SCUOLA A PEZZI Gli edifici scolastici romani versano in condizioni abbastanza critiche molto più che in passato, a differenza di quanto accade all'estero. Per ragazzi e genitori vanno ammodernate, anche con arredi migliori, e rese più sicure con un'adeguata manutenzione.

PORTE APERTE Per il 74% degli studenti gli spazi scolastici potrebbero essere utilizzati anche in orario extra scolastico, in particolare per corsi di lingua straniera, lezioni di recupero e attività sportive.

VIVA L'ASILO Secondo i genitori degli studenti poi piccoli, quelli che frequentano i nidi, le strutture sono curate, pulite, sicure e dotate di arredi e aree di gioco e di riposo più che soddisfacenti.

Scuola, il presidente dell'Osservatorio Roma! Puoi dirlo forte Tobia Zevi: «L'istruzione può abbattere le barriere»​

Tobia Zevi, presidente dell'Osservatorio Roma! Puoi dirlo forte, come nasce l'idea del sondaggio tra le famiglie di Roma?
«Ho letto un dato per me scioccante: il reddito medio lordo di una famiglia del II municipio è di 44mila euro, nel VI municipio è di 22mila euro. La metà. Questo ci dà la misura concreta del problema di Roma: una comunità spaccata a metà tra i vari quartieri, con livelli di benessere completamente differenti».
Da dove si riparte?
«Dalle fondamenta cioè dalla scuola. Da qui nasce l'idea di un grande sondaggio sulle scuole romane, confrontandole con quelle delle altre capitali europee. Partire dalla scuola come possibile antidoto alla diseguaglianza sociale».
Cosa viene fuori dall'indagine?
«Una rappresentazione della scuola in chiaro-scuro. Ci sono problemi alle infrastrutture, alle mense e alla manutenzione ma c'è anche una grande richiesta di scuola: famiglie e studenti credono nei docenti, chiedono più ore di inglese, informatica ed educazione civica e più attività nelle strutture. Mostrano così di fidarsi enormemente della scuola».
Una fiducia totale?
«No, purtroppo 6 ragazzi su 10 pensano che la scuola non li possa aiutare ad avere un futuro migliore né a diventare un buon cittadino».
Ora pensiamo alle soluzioni?
«Ne abbiamo due, molto concrete: sarebbe importante aprire le scuole nel periodo estivo, riempiendole di contenuti e di attività come l'inglese, anche per sostenere le famiglie disagiate per le quali l'estate rappresenta un problema da gestire».
La seconda?
«Tre genitori su 4 accompagnano i figli a scuola, anche in macchina, molto più delle altre città: incentiviamo l'uso del mezzo pubblico magari con detrazioni fiscali». 
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Settembre 2019, 11:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA