Mancano all’appello almeno 500 supplenti, solo a Roma. Ma la scuola è iniziata da un mese e mezzo: «Così – denunciano i presidi - la didattica non parte». Anche novembre infatti inizia con le cattedre scoperte tanto che, per ora, gli istituti tamponano la situazione con le supplenze cosiddette brevi. «In questo modo però, non appena arriva il supplente annuale – spiega Maro Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma – questi supplenti brevi, ora in classe, saranno scalzati. Oltre al danno quindi, per i precari ma anche per gli studenti, arriva la beffa di veder cambiare nuovamente insegnante».
L’Anp ha chiesto un incontro all’Ufficio scolastico regionale per capire cosa stia accadendo visto che nelle altre Regioni, ma anche nelle altre province del Lazio, le nomine sono andate quasi tutte in porto. Sottolinea ancora Rusconi: «L’anno è partito con i supplenti dei supplenti, dopo un anno e mezzo di dad rischiamo danni pesanti, non si può fare didattica. Ad esempio, i ragazzi dell’ultimo anno delle superiori fanno lezione, da un mese e mezzo, con docenti che non poi non saranno con loro alla Maturità». Ancora. «Al liceo Newton, uno Scientifico – spiega la preside Cristina Costarelli – mancano ancora diversi docenti, soprattutto per matematica: materia fondamentale. Ma i precari non arrivano neanche dalle graduatorie di istituto».
Vale per tutti, anche per gli alunni della scuola elementare e media.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Novembre 2021, 14:04
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