Ecosostenibili ed efficienti, alle scuole di Roma arrivano tanti soldi per rifarsi il look. Una pioggia di banconote, 390 miioni, per rendere gli edifici green.
Addio classi al gelo e studenti che, seduti al banco, restano con sciarpa e cappello. Nell’efficientamento ci sarà grande attenzione alla sostituzione delle caldaie (che dovranno essere a norma e di ultima generazione), delle finestre fatiscenti e dei pannelli fotovoltaici. E così, in nome dell’ambiente, si risolveranno anche i problemi atavici delle scuole romane che ogni anno, al primo freddo, si ritrovano con la caldaia rotta a battere i denti.
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In Campidoglio è stata firmata l’adesione al Cis, il Contratto Istituzionale di Sviluppo alla presenza del sindaco Gualtieri e il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. Gli interventi riguarderanno 212 tra nidi, scuole dell’infanzia, elementari e medie con la sostituzione di infissi e caldaie obsolete, l’istallazione di pannelli fotovoltaici e di solare termico, la realizzazione del “cappotto” e il cosiddetto relamping, ovvero il passaggio ad illuminazione a led per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti.
Il CIS potrà contare su un primo finanziamento di 200 milioni di euro, che interesserà 111 scuole, vale a dire divise fra 21 asili nido, 19 scuole materne, 42 scuole elementari e 29 scuole medie, con investimenti da 11 a 13 milioni di euro circa per ogni municipio, e su una seconda fase di investimenti, da oltre 190 milioni di euro, per 101 scuole: 42 milioni di euro arrivano da fondi europei del Pon Metro Plus e altri 150 milioni di euro arriveranno da un mutuo di Roma Capitale.
«Interveniamo con quasi 400 milioni complessivi – ha spiegato il sindaco Gualtieri - che ci consentono di agire potenzialmente su circa 300 scuole, un numero davvero imponente su tutto il territorio che abbiamo già identificato con prevalenza nella zona esterna all’anello ferroviario». I lavori avranno una breve scadenza: «A Roma – ha sottolineato infatti la ministra Carfagna - avremo entro il 2026, data prevista per la conclusione dei lavori, scuole meno inquinanti, più calde in inverno e più fresche nella bella stagione, con la messa a norma di ogni impianto termico ed elettrico e l’istituzione di procedure di manutenzione efficaci».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Luglio 2022, 15:33
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