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Ma il caso di Ostia non è affatto isolato. A Roma le scuole stanno andando incontro ad una difficile stagione di timori per le famiglie e continui test sui ragazzi e il personale scolastico. Così i medici delle Asl stanno procedendo con tamponi veloci e chiusure, al massimo, delle singole classi.
I contagiati tuttavia aumentano di giorno in giorno, coinvolgendo oramai almeno 2 mila persone tra diretti interessati (prof e studenti) e familiari dei ragazzi (oltre ai contatti tracciati). Dal centro della Capitale, dove si sono registrati casi e quarantena dal “Tasso” al “Giulio Cesare”, ad esempio, l’Avogadro ha chiuso tre sedi per una settimana mentre il Russell e il Manara hanno visto moltiplicarsi i positivi al Covid. Come all’Orazio e al Ruiz. Le scuole superiori sono sorvegliate speciali, visto che gli adolescenti rischiano di far circolare il virus nelle loro attività extrascolastiche, ma anche alle elementari e medie i casi non mancano: dai fratelli Bandiera all’istituto Bagnera, fino all’istituto Mozart all’Infernetto.
Secondo i dati della Regione Lazio, in 9 casi di positività su 10 si tratta di studenti: «La gran parte – spiega l’assessore alla sanità D’Amato - sono contagi con link extrascolastico, quindi in situazioni di aggregazione o familiari, contesti portati da fuori dentro la scuola. Fino ad ora la scuola non è stata motore della pandemia». Quindi bisogna vigilare sulle attività esterne alla scuola, altrimenti la didattica tornerà solo online.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Ottobre 2020, 08:23
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