Caos supplenti a Roma: nomine solo alla fine del quadrimestre. I presidi: «Voti agli scrutini da chi non conosce i ragazzi»

Lo "strano caso " della Capitale: le nomine arrivano con 5 mesi di ritardo

Caos supplenti a Roma: nomine solo alla fine del quadrimestre. I presidi: «Voti agli scrutini da chi non conosce i ragazzi»

di Lorena Loiacono

A Roma le supplenze annuali durano solo 5 mesi mentre quelle brevi vanno avanti per tutto il quadrimestre. 
È lo strano caso delle scuole della Capitale dove la nomina dei supplenti si fa attendere. Troppo. Quest’anno i docenti in cattedra arrivano addirittura alla fine del primo quadrimestre: un triste primato.

Algoritmo

A decidere il nome del docente precario da assegnare ad una cattedra per la supplenza è, da qualche anno a questa parte, l’algoritmo delle graduatorie. Una tecnica, peraltro informatizzata con le graduatorie online, per accelerare i tempi delle procedure ma che evidentemente non sta dando i frutti sperati. 
Ecco infatti che ancora adesso vengono chiamati i docenti: ne sono stati nominati circa 250 per le scuole medie, e non sono neanche gli ultimi. L’algoritmo infatti continua a girare. Questi 250 precari sono stati chiamati a firmare un contratto che, in teoria, dovrebbe essere annuale: si tratta infatti degli incarichi più stabili per i pecari quelli che garantiscono almeno tutto l’anno. 


Incarico finto

Peccato che sia quasi finito il mese di gennaio: di annuale, quindi, c’è ben poco. Circa 5 mesi. Per ogni annuale che arriva a metà anno, però, c’è un supplente precario che dopo mesi di supplenza breve va via. Si tratta dei precari chiamati dalle scuole per le supplenze cosiddette brevi, vale a dire quelle convocate in attesa che dall’ufficio scolastico arrivino quelle “annuali”, ma che in realtà non sono affatto brevi visto che quest’anno sono andate avanti fino a gennaio. Il risultato per i precari è il caos continuo, con le cattedre che cambiano ancora una volta facendo saltare la continuità didattica e i progetti già avviati. 
«È inaccettabile - spiega Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale die presidi del Lazio - ci saranno anche altre chiamate nei prossimi giorni, relative alle scuole superiori.

Ce ne sono state anche a dicembre e ci sembrava davvero troppo tardi. Adesso siamo arrivati addirittura al primo quadrimestre». 


Balletto

Il 16 dicembre le nomine sono state circa 270, sempre per la secondaria. Per i dirigenti scolastici il balletto delle cattedre comporta cambi in corsa e chiamate di docenti di settimana in settimana, per mesi. «Si tratta di poche centinaia di supplenti ma equivalgono a classi di ragazzi che, arrivati ormai a metà anno, vedranno cambiare l’ingegnante in cattedra. Inoltre i docenti che arrivano dovranno valutare ragazzi che non conoscono: come è possibile? Ogni anno ci assicurano che le supplenze saranno in cattedra a settembre e invece, ogni anno, andiamo peggio».


Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Gennaio 2023, 15:41
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