Sosta selvaggia nel cuore di Roma, tornate le rimozioni

Sosta selvaggia nel cuore di Roma, tornate le rimozioni

di Franco Pasqualetti
La prima notizia è che sono tornati. La seconda è che hanno cambiato pelle, pardon verniciatura: i carri gru per le rimozioni del Comune, spariti da circa quattro anni dalla Capitale, ora sono bianchi. E di ultima generazione: in grado di agganciare e portare via le auto in sosta in meno di 4 minuti.

E lo sanno bene le 23 persone che avevano parcheggiato in sosta vietata a ridosso dell'Ex Dogana (dove si è svolta la rumorossima Holi Dance Festival). Al termine della festa dei colori non hanno trovato le loro auto: «Ma come non c'erano più i carri per le rimozioni - dice sconsolato Luca Verdelli, 23 anni e i vestiti zuppi del colorante sparato durante la festa - ora che devo fare?». A rispondergli ci ha pensato uno dei 12 vigili inviati dal comando generale per sbrogliare il caos legato: «Deve recarsi al deposito giudiziario e pagare le 90 euro per la rimozione, a cui si aggiungono alte 85 per divieto di sosta».

Ma il blitz su via dello scalo di San Lorenzo non sarà una misura spot: sbloccato il nodo relativo al bando su carri gru e ganasce (già, perché da questa settimana tornano anche le terribili bloccaruote...). In effetti la situazione, specialmente in Centro, era allo sbando. Con il ritorno delle rimozioni, però, si potrà contare su un valido alleato dei vigili urbani. Anche in questo caso lo sprint del comandante generale Antonio Di Maggio ha giocato un ruolo chiave. Fino a sabato, infatti, per tutta Roma erano a disposizione soltano tre carri, che dovevano smazzare il lavoro da Ostia a Collina Fleming. Quindi, se un disabile aveva il posto occupato o se c'era un passo carrabile bloccato, si potevano anche aspettare tre ore. Oggi il discorso è cambiato: in campo ci sono 38 mezzi pronti a dichiarare guerra alla sosta selvaggia.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Giugno 2018, 08:29
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