Roma, impianti di biodigestione dei rifiuti a Casal Selice e Casano. Ma i comitati si oppongono

Roma, impianti di biodigestione dei rifiuti a Casal Selice e Casano. Ma i comitati si oppongono

di Lorena Loiacono

Sono stati confermati, dal Campidoglio, i due impianti di biodigestione, uno a Casal Selce e l’altro a Cesano, ma per i comitati di quartiere si tratta di progetti inaccettabili: «Abbiamo già avuto Malagrotta, ci opporremo in tutti i modi».
CITTADINI CONTRO. Sul piede di guerra infatti i cittadini dei Municipi XIII e XV a cui ieri ha risposto l’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, ascoltata sul tema nel corso della commissione Tutela del territorio della Regione Lazio, presieduta da Enrico Cavallari di FI: «Per avere impianti in tempi congrui e poter accedere ai bandi del Pnrr, e quindi non ricominciare con tutti i passaggi autorizzativi, abbiamo confermato Casal Selce e Cesano. Se quei luoghi fossero risultati non idonei sulle autorizzazioni precedenti non li avremmo presi in considerazione. Rispetto ai progetti precedenti, passiamo da impianti di compostaggio aerobico a un anaerobico, previsto dal Pnrr, che produce materia seconda: in questo caso produce biogas, che a fronte di quello che sta accadendo è una produzione che ci sembra debba essere incentivata».
INCENTIVI. Nei piani c’è anche l’installazione di impianti in tutta Roma: sia quelli multimateriali sia le discariche. Per le zone dove verranno installati gli impianti sono previsti degli incentivi: «Per gli impianti ci saranno le infrastrutture dedicate – ha spiegato Alfonsi - e ci saranno incentivi per le zone circostanti, per esempio un minor costo sull’energia poiché sono vicine agli impianti che la producono». 
TIMORI.

Ma lo scontro è aperto, soprattutto da parte dei cittadini che, per anni, hanno dovuto convivere con la discarica di Malagrotta. I comitati dei cittadini delle zone intorno alla Valle Galeria e che risiedono nei confini del Municipio XIII, infatti, sono contrari alla realizzazione di un impianto di biodigestione anaerobica a Casal Selce, per il trattamento della frazione organica. «Siamo in contatto - ha detto Elisabetta Gasparri del comitato Castel di Guido – anche con i comitati di Casal Selce, di Massimina e altri. E tutti siamo totalmente contrari a questi impianti di biodigestione anaerobica. Siamo pronti a dare battaglia in ogni modo per fermarli». «Il nostro è un paesaggio martoriato dall’inquinamento atmosferico e del suolo, abbiamo un alto tasso di malattie tumorali, un tasso in aumento di malattie respiratorie in età pediatrica».


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Marzo 2022, 07:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA